Greco e Latino
Il greco e latino (perché si dice sempre “latino e greco”???) non sono soltanto due lingue splendide, intelligenti e affascinanti.
Negli ultimi anni mi è capitato frequentemente di pensare al mondo classico per rispondere a una serie di domande sul mondo odierno alle quali non riuscivo a darmi delle risposte soddisfacenti.
Chiedo scusa: non mi sono ancora presentato!
Mi chiamo Stefano Puorto, laureato in Lettere classiche con una tesi in latino molti anni fa, ahimè!
Amo le lingue classiche e benché non abbia mai adorato le lingue come l’inglese, il francese etc etc, per il greco e latino ho nutrito invece sempre una grande ammirazione e passione.
Non voglio addentrarmi nell’annosa questione “Ma il latino e greco servono ancora?”. Potrei evidenziare mille aspetti per difendere l’apporto di inestimabile valore di queste due lingue. A me sembra un dato oggettivo, ma non voglio far cambiare idea a chi la pensa diversamente.
Il progetto di Greco e Latino: un portale di cultura classica
Ho realizzato questa piattaforma di greco e latino al fine di creare un portale di cultura classica: un luogo di confronto, di arricchimento culturale, a tratti anche interdisciplinare.
Spesso si dibatte sul latino e greco esclusivamente dal punto di vista linguistico.
Certo stiamo parlando di due lingue che hanno una struttura morfologica e sintattica ben precisa. E’ innegabile. In verità però quando studiamo a scuola queste lingue, pensiamo che dobbiamo limitarci a tradurre una versione di greco o a imparare una regola di grammatica latina. Invece il greco e latino sono MOLTO altro.
Stiamo tralasciando l’aspetto più importante: la civiltà classica, la cultura classica, gli insegnamenti degli antichi scrittori.
Anche io quando frequentavo il liceo, mi limitavo a fare i compiti, impegnandomi certamente, ma senza aver focalizzato ancora il cuore del mondo classico. L’ho capito più tardi, all’università, ancor di più quando dopo essermi laureato ho cominciato a impartire lezioni private di latino e greco.
Ho avuto la fortuna di lavorare come redattore (e caporedattore) in una casa editrice di scolastica, occupandomi di materie umanistiche. Un’esperienza molto formativa è stata la creazione di un apparato di “autovalutazione” di greco per gli studenti. Per farlo mi sono dovuto mettere nei loro panni, capire le difficolta di traduzione, ma soprattutto cercare di rapportarmi alla scuola con le mille fragilità dei ragazzini adolescenti. Una palestra formidabile che mi ha permesso di “frequentare” il latino e greco ogni giorno e con un’ottica sempre nuova.
Con il passare degli anni, mi sono reso conto che il web offre potenzialità immense di comunicazione. Certo l’aspetto umano, il contatto umano possono mancare. D’altro canto il confronto può raggiungere dei livelli impressionabili a patto che ogni idea venga esposta con i toni giusti.
Ecco perché questo portale di antichità classica: latino e greco non solo come lingue, ma come espressione di cultura classica. Dunque lingua ma anche mitologia, metodo di studio, libri, archeologia etc etc
A chi si rivolge Grecoelatino?
A chi è rivolto questo portale di cultura classica?
Agli studenti in primis, ma non solo. Alle persone desiderose di imparare il greco e latino. Ai docenti che possono offrire la loro esperienza didattica con consigli preziosi. Agli studiosi che hanno scritto testi.
A tutti coloro che vogliano avvicinarsi al mondo classico.
Come potete immaginare si tratta di un progetto molto ambizioso, ma a mio parere anche molto bello.
Le sezioni saranno arricchite di nuove schede nel tempo.
Docenti, studiosi ed esperti autorevoli mi stanno contattando per apportare il loro contributo. E di questo sono felicissimo!
Siate benevoli nei miei confronti: in questo sito manca ancora tanto, anzi tantissimo! Gli argomenti da affrontare sono ancora moltissimi.
Al momento sono stati affrontati diversi argomenti di grammatica greca e grammatica latina, mentre stiamo organizzando le nuove sezioni del sito.
In verità con molta umiltà posso affermare che un portale di cultura classica è un progetto “infinito”, in quanto il patrimonio culturale classico è infinito.
Però forse questa è la sfida più bella…
Stefano