Rinnoviamo il nostro appuntamento con la grammatica latina affrontando l’intero ambito dei complementi di luogo in latino.
Come per l’italiano, già per il greco e per il latino tale complemento guadagnava una certa importanza in funzione del suo stesso valore: indicare nello spazio la disposizione di un oggetto, di un essere animato o di un’azione. Proprio per questo motivo si attraversano diversi complementi di luogo sui quali è importante chiarire qualche aspetto prima di tutto in italiano per poi affrontare con maggiore consapevolezza i complementi di luogo in latino.
viene impiegato per indicare la posizione in cui si trova un oggetto o un essere animato oppure in cui avviene un’azione
– Ho dormito a casa di Nicola; la presentazione si terrà in aula magna.
viene impiegato per indicare la direzione verso la quale è diretto un oggetto o un essere animato
– Vado spesso ad Avellino; Raggiungimi in centro.
viene impiegato per indicare la provenienza di un oggetto o di un essere animato
– Sto tornando dal medico (attenzione, in questo caso è da luogo; ma stessi andando dal medico sarebbe a luogo!); Siamo partiti da Padova.
viene impiegato per indicare lo spazio attraversato da un oggetto o da un essere animato
– Sono passato per il parco; Girovago per il bosco.
Dopo questa premessa dedicata alla lingua italiana…
in Latino!!!
Siamo soliti ricordare: siate dei piccoli detective nei confronti delle parole, ponete loro le domande giuste poiché la forma con la quale si propongono ai nostri occhi le rende testimoni ben informate sui fatti.
Ad ogni complemento dovremo dunque proporre la giusta domanda, così da permettere a “lui” di essere sincero nella risposta!
Partiamo dal complemento di stato in luogo: solitamente risponde alla domanda ‘dove?’ e dipende da verbi o nomi indicanti quiete (es. essere, stare, abitare, rimanere, vivere dunque dimora, soggiorno, sede).
In italiano è introdotto dalle preposizioni in, a, su, sopra (ti consigliamo dunque di scrivere delle frasi in italiano, proprio sul complemento di stato in luogo introdotto da tutte queste diverse proposizioni e scoprire autonomamente la casistica).
In latino, la costruzione più usuale del complemento di stato in luogo prevede la formula: in + ablativo
In peninsula incolae non sunt.
In schola pauci discipuli manebant.
Casa in fluvii ripa avie placet. (in questo caso, il genitivo “fluvii ” è interposto alla costruzione del complemento di stato in luogo).
Con i nomi propri di città o piccola isola delle prime due declinazioni, il complemento di stato in luogo in latino si rende:
Ci muoviamo a nostra volta in direzione del complemento di moto a luogo: dipende da verbi e nomi esprimenti movimento (es. andare, venire, partire, avvicinarsi, tornare dunque arrivo, partenza, ritorno).
Come in precedenza, l’invito è rivolto stavolta alla produzione di frasi in italiano introdotte dalle preposizioni in, a, per, verso, da, su.
Il complemento di moto a luogo in latino si esprime di norma facendo riferimento alla formula: in (indica ingresso) /ad (indica avvicinamento) + accusativo.
Multi advenae in Siciliam migrabant et colonias aedificabant.
Piratae ad insulam navigabant.
Con i nomi propri di città, villaggio o piccola isola il moto a luogo si esprime in accusativo semplice.
Venit Romam Fabius
Dopo questo passaggio è ora di passare dal moto a luogo… al moto da luogo, possibilmente restando sul posto! Augurandoci infatti non abbiate spento il pc, devastato la stanza intorno a voi e praticata un po’ di sana respirazione, possiamo continuare a definire meglio l’ambito dei complimenti di luogo in latino introducendo il terzo valore impiegato per esprimere un luogo, reale o figurato che sia, dal quale ci si muove.
Per questo motivo anche il complemento di moto da luogo si accompagna con verbi o nomi indicanti movimento (venire, uscire, arrivare, fuggire dunque ritorno, uscita, fuga); è introdotto dalle preposizioni di, da. (attenzione a non lasciarsi confondere da ‘da’ che può introdurre anche il complemento di moto a luogo!).
Il complemento di moto da luogo in latino può essere espresso con:
a/ab + ablativo -> per indicare allontanamento;
e/ex + ablativo -> per indicare uscita;
de + ablativo -> per indicare movimento dal basso verso l’alto
A vicis in oppidum iuvenum multitudo veniet et lods scaenicos spectabit.
Consul decumana porta in incautos hostes e castris erumpit.
Puella de muro decedit.
Si usa l’ablativo semplice quando il complemento di moto da luogo è espresso da un nome di città o piccola isola oppure da domus e rus.
Venimus Neapoli, Athenis…
Chiudiamo questa scorrazzata per i complementoi di luogo in latino proprio facendo riferimento al complemento di moto per luogo, un luogo reale o figurato che sia attraverso il quale si passa o ci si muove.
Anche in questo caso dipende da verbi o nomi che esprimono passaggio o movimento (passare, marciare, correre dunque passaggio, marcia, via); come tale, è introdotto in italiano dalle preposizioni per, attraverso, da.
Solitamente il complemento di moto per luogo in latino si esprime nella formula: per + accusativo
Deambulo per oppidum.
Discipulae per silvas currebant.
Si trova l’ablativo semplice con in nomi comuni indicati passaggio obbligato (currit via Sacra); discorso analogo si ha per l’espressione terra marique.
Chiudiamo questa scheda facendo riferimento ad alcune particolarità complessive in vista di una ricognizione completa sui complementi di luogo.
Infatti, con i nomi propri di città o isola piccola, e così pure con il sostantivo neutro rus, ruris il complemento di moto a luogo si esprime con l’accusativo semplice, il complemento di moto da luogo con l’ablativo semplice, il complemento di moto per luogo conserva costruzione per + accusativo; infine, se i nomi propri di città o isola piccola sono accompagnati dall’appellativo comune geografico (oppidum, urbs, insula), tutti i complementi di luogo si esprimono con la preposizione richiesta secondo una corrispondenza con il complemento di denominazione.
Per ricapitolare, facciamo ricorso a un simpatico video condiviso su youtube dalla pagina tubedocet
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