Dal greco antico al greco moderno
Una buona ragione per conoscere il greco antico risiede senza dubbio nel sapere leggere il greco moderno.
Per tanti diversi motivi può capitare infatti di andare in Grecia, dalla più consueta delle gite – specie del liceo classico – tra le rovine dell’acropoli di Atene, i teatri della Grecia continentale, le tombe a Tholos e la porta di Micene ad una vacanza di puro relax e benessere psicofisico immersi nella natura mediterranea, ancora protagonista in Grecia.
A differenza del latino, del quale abbiamo conservato tuttavia i caratteri in molte lingue (le cosiddette lingue neolatine), la scrittura in greco resta prerogativa dell’Ellade, almeno nella comunicazione visiva.
Tanti e diversi sono stati i mutamenti fonetici che hanno interessato questa lingua trasferitasi dunque nel greco moderno. Nella lunga parentela storica che appartiene alle lingue, il caso del greco moderno è importante perché si confronta con una lingua studiata in tutto il mondo quale il greco antico.
Conoscere il greco antico per capire il greco moderno
Muoversi per le metropolitane, ascoltare le parole degli altoparlanti – facendo la dovuta attenzione – non deve esser troppo complicato per lo studente che abbia familiarizzato in modo adeguato con l’alfabeto e la pronuncia del greco antico. In questo modo dunque una urgenza pratica mostra in modo efficace come anche qualcosa definito a più riprese “morto” possa tornare in soccorso dei vivi: il tempo rimane intrappolato nella lingua a partire dalla scrittura che ha il merito di fissarne la tramandabilità.
Vivendo questo passaggio è chiaro come ancora una volta le cosiddette lingue morte possano anche rappresentare tante occasioni come ad esempio approfondire meglio la propria cultura attraverso lo studio di quella da cui discende. Avere la possibilità di non sentirsi spaesati, soprattutto nel caso del greco moderno, da caratteri, simboli e parole altrimenti estremamente complessi da decodificare.
In più, potendo leggere e pronunciare le parole del greco moderno anche chiedere un’informazione comunicando la destinazione nella lingua locale facilità all’interlocutore anche dare un’indicazione.
Proprio per questo il greco viene anche definito una lingua sempre viva!
Il greco moderno, neoellenico o neogreco
Il greco moderno, neoellenico o neogreco è l’ultimo stadio del processo evolutivo della lingua greca, attualmente parlata da circa 15.5 milioni di persone, soprattutto in Grecia e a Cipro.
Come nel caso dell’italiano ci rivolgiamo al volgare per indicare una lingua a tratti poetica, senza dubbio radicato nella tradizione, così anche per il greco si distingue un greco moderno dhimotikì in quanto lingua adottata dai media, parlata comunemente da tutti e divenuta ufficiale nel 1976, da un greco katharevusa (lingua pura) usata talvolta da poeti e scrittori attaccati alla tradizione.
Insomma, questa lingua neogreca può vantare una storia davvero particolare in grado di coniugare la sua antichissima tradizione di elaborazione letteraria, filosofica e scientifica con le esigenze espressive della civiltà contemporanea. Inoltre la conoscenza del greco moderno costituisce di fatto una indispensabile chiave di accesso alla grande tradizione culturale e letteraria del popolo greco.
Il greco antico e quello moderno sono due facce della stessa medaglia: sono due strade da poter percorrere per esplorare una cultura fortemente legata alla nostra e tutt’altro che slegata dal nostro tempo.