Il nostro scherzoso decalogo del traduttore 🙂
Il lavoro del traduttore non è facile, tutt’altro!
Quando traducete una versione di greco o una versione di latino, anche voi state un po’ facendo il lavoro del traduttore. Abbiamo pensato di darvi alcuni consigli pratici: un “decalogo” divertente che però racchiude alcuni consigli utili per tradurre una versione di latino o di greco.
Non avrai altro riferimento al di fuori del vocabolario
Non ammucchiare i significati invano
Ricordarti di costruire secondo concordanze
Onora le regole grammaticali e le particolarità
Non tradurre senza ricontrollare il tradotto
Non fermarti al significato letterale
Non dimenticare di leggere prima di tradurre
Non scrivere subito la traduzione: rifletti prima di scrivere
Non contare troppo sull’aiuto del docente
Non desiderare la traduzione d’altri
Questo decalogo precede alcune indicazioni che sentiamo di darti in forma discorsiva
Prima di tutto, la traduzione è un esercizio che non consiste nella ricerca del significato delle parole da accordare in seguito secondo logica personale. In questo modo lo studente traduttore, naufrago tra le barche-parole, difficilmente riesce a scampare. Bensì resta decisivo studiare la struttura dei periodi prima, della frase in seguito per individuare i nessi essenziali al fine di mettere insieme una giusta costruzione.
Dunque, un passaggio tanto importante quanto trascurato sta proprio nella lettura e rilettura del testo, quanto meno organizzata per periodi. Bisogna partire innanzitutto dal titolo del brano che spesso può rivelare l’argomento centrale oppure offrire qualche aiuto durante la traduzione della versione. NON sottovalutate il titolo della versione, soprattutto prima di cominciare a tradurre. Molti studenti traducono senza neanche leggere il titolo della versione in classe!!!
Certo, non perdere troppo tempo sul vocabolario: vi consigliamo sul serio di fornirvi di una rubrica per il lessico più frequente ma facciamo anche affidamento sulla nostra memoria, secondo un modello in accordo a tutte le lingue (sì, ci riferiamo anche all’inglese, al francese…).
Abbiamo già definito la logica della concordanza a partire dal riferimento al gioco del puzzle: Glego.
Stavolta vi ricordiamo semplicemente come ogni singola parola abbia valore solo in rapporto al contesto generale.
Questo è un punto fondamentale!
Non trascrivete meccanicamente il significato delle parole ma permettete alla vostra intelligenza, gusto e intuito di elaborare la giusta traduzione. Cogliete il senso profondo del brano, da rendere in una stesura della traduzione che sia il più possibile chiara, lineare e scorrevole.
La regola delle 10 P dello studente traduttore 🙂
Chiudiamo questa scheda con un altro consiglio in 10 punti che definiamo la regola delle 10 P, molto utile in caso di traduzione di una versione o di interrogazione orale, in qualsiasi materia.
Prima Pensa Poi Parla Perché Parole Poco Pensate Portan Problemi