(a cura di Antonio Mastrogiacomo)
Al sign. Intuito
Chiunque tu sia, abbi cura di leggere quanto segue.
Ho pensato a lungo prima di chiamarti in causa: ti riconosco una comprovata capacità di “tirarti fuori dalle tarantelle”, come dicono a Napoli. Eppure mi prendo la briga e ti scrivo per non lasciarti solo, perché, caro mio, non puoi andare lontano.
Sign. Intuito, vediamo se ho capito come ti comporti: studi solitamente mentre si spiega, magari approfitti delle ore buca per fare le frasi di greco e latino, ti limiti al repertorio lessicale che conosci – il vocabolario ti irrita la cute, la letteratura la schivi leggendo in classe quando si può, così leggi e impari.
Ti muovi ad sensum tra le cose, punti all’equilibrio finché regge, lasci andare perché ti lasci andare.
Proprio non vuoi saperne di prendere un libro in mano, si traduce dai significati: ma è proprio vero che non si può studiare il greco e latino a gesti? Prendi allo sprovvista, caro mio sign. Intuito, quando trovi qualcosa che va oltre il dato istantaneo da mettere insieme per andare avanti, insomma qualcuno cocciuto, che insiste pure su annessi e connessi al dato istantaneo, che di istantanee se ne ha da collezionare troppe mentre si studiano materie così umane.
Come vede, sign. Intuito, mai doma la mia verve, io inseguo le sue peripezie con sommo interesse e frivola partecipazione, convinta della benemerita comunione a venire,
consensualmente sua,
signorina Grammatica
Gentile signorina Grammatica,
questa sua mi colse di soppiatto: stiravo così riciclando le lacrime del climatizzatore – acqua distillata, potere non potabile. Ebbene, a un tratto, una spunta unita al segnale sonoro recapitava nel mio pomeriggio di studente annoiato una missiva così carica di aspettative; lei, signorina grammatica, vuol mettere in ridicolo proprio me, che sono Intuito, facendo leva sulle mie debolezze, la mia incapacità di avere il rompi_quadro completo perché mi contento di quel che devo risolvere, la soluzione più veloce è quella che pone fine agli esercizi, comprovata miseria dello spirito quando messo alle strette nella conoscenza.
Mi conceda di ringraziarla pertanto dell’invito.
Cordialmente Suo,
Intuito
NotaBene
Alla nostra redazione sono arrivati altri scambi epistolari tra il sig. Intuito e la signorina Grammatica, il seguito di questa prima puntata: superando la nostra ritrosia, abbiamo voluto pubblicare questi testi perché crediamo sia necessario dare seguito all’intuito attraverso lo studio della grammatica.
Il nostro confronto maturato negli anni ci permette di mettere in relazione i due ambiti, intuito e grammatica, spesso tenuti distanti dagli stessi discenti, solitamente per pigrizia, per puro sospetto a dire il vero.
Spesso si va avanti, con la traduzione, perché non si può tornare indietro: significherebbe riguadagnare ulteriori ambiti, magari cambiare scuola…
La conoscenza della grammatica diventa preliminare a qualsiasi intuito possa ricombinarsi facendo strada con l’esercizio, specie quotidiano.
Quanto al greco e latino, una casistica così ampia prospetta un impegno considerevole: tra il signor Intuito e la signorina Grammatica, gli scambi epistolari proseguiranno…
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