La bandiera della Grecia

(a cura di Antonio Mastrogiacomo)

 

 

Di sicuro conosciamo i colori della bandiera della Grecia: il bianco e il blu.

L’ultima volta che abbiamo visto il popolo greco in festa è stata in occasione della vittoria dell’Europeo di Portogallo nel 2004, proprio contro i padroni di casa del già Galacticos Cristiano Ronaldo.

In quella occasione fu Angelos Charisteas a siglare il gol della vittoria, un coplo di testa di rara potenza per entusiasmare un popolo intero che di gioie in campo calcistico, fino a quel momento, ne aveva avute ben poche. Quelle bandiere iniziarono a sventolare anche in Italia, proprio in mano a quegli appassionati che vivono solo per il calcio e non per le squadre. Così, mentre ero tra i pochi a festeggiare un titolo vinto non dalla propria nazionale, andava incuriosendomi la storia della bandiera della Grecia, così diversa dalla nostra.

 

 

Note sulla bandiera greca

 

Se il nostro tricolore viene festeggiato il 7 gennaio, a partire dai natali che furono a reggio Emilia nel lontano 1797, il popolo greco rende omaggio alla propria bandiera nella giornata del 27 ottobre: emblema inconfondibile della penisola ellenica, la bandiera della Grecia è costituta da nove strisce orizzontali bianche e blu alternate e nell’angolo superiore sinistro trova posto la croce bianca su fondo blu.

Il numero delle strisce starebbe ad indicare le sillabe della frase Ελευθερία ή Θάνατος (“libertà o morte”) che risuonava in occasione della rivoluzione ellenica del 1821, culminata nella liberazione dall’Impero romano.

Nove sono anche le lettere della parola Ελευθερία, nelle cui pieghe è da conservare la memoria del popolo greco. Se le strisce sono oggetto di valutazioni discordanti (alcuni pensano si riferiscano ad onde del mare mosse dal vento), certo è che la croce bianca su fondo blu simboleggi la fede nella Chiesa Ortodossa, decisivo punto di aggregazione anti-ottomano.

 

La bandiera nazionale della Grecia: blu e bianco

Si tratta di colori che abbiamo già visto in azione nel caso dell’occhio di Atena, di cui abbiamo già svelato i retroscena culturali in una scheda dedicata.

Questi colori dovrebbero riferirsi anche ad un formulario araldico andato via via sbiadendosi e tornato a pieni colori proprio in occasione del confezionamento della nuova bandiera – con o senza corona reale, dipende dal periodo storico come è stato anche per la bandiera italiana al tempo dei Savoia.

Se nel nostro caso è la costituzione a definire le disposizioni in materia di tricolore (al 12 articolo), dal 1978 è operativa la legge 851 secondo cui: “La bandiera nazionale della Grecia è ciano e bianco, si compone di nove (9) strisce di uguale larghezza, di cui cinque (5) sono ciano e quattro (4) sono bianche in modo che quella superiore e quella inferiore siano ciano e le altre nel mezzo siano bianche.”

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