L'idea di “vedere” in greco
(a cura di Antonio Mastrogiacomo)
Prima di parlare dell’idea di vedere in greco, ricordiamo che più e più volte abbiamo notato come diversi verbi greci vengano risolti impiegando una sola traduzione per l’italiano.
Pensate a tutte le sfumature lessicali che vengono meno quando traducete dal greco il verbo italiano “vedere”.
Proprio la lingua greca si dimostra particolarmente accorta nell’indicare diverse possibilità, già nella lista di verbi greci che si prestano alla nostra residua scelta lessicale: ὁράω, βλέπω, θεάομαι, θεωρέω, ἀθρέω, λεύσσω, σκέπτομαι, σκοπέω.
Prima di rivolgerci singolarmente ad ognuno di loro, vorremmo preliminarmente indicare il residuo visivo del pensiero decifrando l’etimologia della parola “idea”.
Questo lemma è infatti da ricondursi al greco antico e precisamente nella radice -ἶδ (-id) che ritroviamo nella forma verbale ε-ἶδ-ον, aoristo del verbo ὁράω (vedere), e nel latino v-id-ere.
Il concetto di “idea”, quindi, è strettamente legato a quello di visione, di immagine, di rappresentazione mentale che può corrispondere o a un oggetto o ad una realtà esteriore, oppure può essere anticipatrice, intuitrice di una realtà esteriore (come nel caso delle scoperte o delle invenzioni) o, ancora, può essere di pura fantasia.
In tutti i casi, essa è espressione di quella straordinaria capacità umana di pensare, di essere coscienti ed autocoscienti.
osservare attentamente, penetrare con la vista per rendersi conto e capire bene (esaminare attentamente)
vedere, guardare, volgere lo sguardo verso un punto determinato.
Accompagnato da una negazione, indica la cecità: μὴ βλέπειν
essere spettatore di. Facendo riferimento ad una serie di altre voci lessicale, più chiare ancora si fanno le parentele
θέατρον: teatro
θεατής: spettatore
οἱ θεώμενοι: gli spettatori
ἡ θέα: la vista
N.B. Nel gergo militare significa passare in rassegna o anche partecipare, assistere alla guerra.
guardare con interesse intellettuale, osservare con interesse come spettatore nei giochi e negli spettacoli
guardare fisso, tenere lo sguardo su, essere guardingo
Ci prendiamo qualche riga in più per questo verbo di singolare importanza.
– Il verbo ὁράω nasce come verbo essenzialmente intransitivo: volgere lo sguardo su, fissare lo sguardo su, …
– Ben presto nell’evoluzione della lingua greca ὁράω assume significato transitivo: mirare, guardare.
– Nel perfetto οἶδα e nell’aoristo forte εἷδον il verbo ὁράω assume il significato: comprendere, sapere (per aver visto).
Nato come verbo essenzialmente intransitivo col significato di guardare attentamente, dai significati originari il verbo σκέπτομαι indicò poi considerare, esaminare, …
οἱ Σκεπτικοί, gli Scettici riflettendo sulle cose dubitavano di tutto
Stessa radice del verbo precedente (σκέπτομαι) si usa solo al presente e all’imperfetto e significa “cercare con lo sguardo”.
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