L’estate ormai è finita (ahimé!) e occorre riprendere lo studio del greco e latino.
Anche noi di grecoelatino, come la scuola, siamo qui ad accogliervi e a darvi molti consigli per la preparazione dell’anno scolastico 2021/2022, dai più ritenuto quello giusto per uscire fuori dal tunnel.. della DaD!
Ci auguriamo insomma che le ordinarie condizioni didattiche possano ripristinarsi unitamente alla capacità della scuola di coordinare le diverse esigenze maturate in questi anni di teledidattica, dove è stata la distanza a farsi garante di uno scambio educativo.
Come sapete, il nostro compito si affianca all’azione quotidiana portata avanti dai docenti di qualsiasi ordine e grado, con particolare riferimento allo studio del greco e del latino, come il nome di questo portale: grecoelatino.
A differenza dell’accoglienza riservata a voi dalle scuole in persona (perché sì, a scuola si va ancora di persona perché, al netto dei testi da studiare, si tratta ancora di metter le teste in risonanza tra loro) non possiamo dividervi per classi, al punto che sarà difficile avere compagni di banco, lo sarà meno passare del tempo sfogliando lo schermo quasi fosse un libro.
Di seguito sono ordinati alcuni consigli pratici per mettersi in forma con lo studio del greco e latino al rientro delle vacanze, per non lasciarsi trovare disorganizzati.
Si tratta di un vero e proprio traguardo, una scelta che dirsi concitata è poca cosa in ragione della pressione che un po’ tu, un po’ la famiglia, un po’ tutto il resto (sì, perché alle volte si sceglie anche in base alle compagnie) osa da qualche tempo su questo “step”.
In realtà, può essere anche meno difficile di così, se a farci paura non è tanto la scuola ma proprio il cambiare classe, magari scuola, addirittura viaggiare (in molti casi) pur di completare il proprio percorso di studi. In realtà si guadagna un livello più alto passando dalle scuole medie alle scuole superiori, l’ultimo tassello formativo ritenuto ancora oggi decisivo, quello del diploma.
Certo, per chi abbia intenzione di misurarsi almeno con il latino, vi consigliamo di non partire proprio alla sprovvista!
In accordo alla recente ripresa dei campionati di calcio, il consiglio è dunque di lasciar precedere il rintocco della campana, quel fatidico primo giorno di scuola, con una degna preparazione atletica.
Quale preparazione????
Letture diverse (panacea di ogni noia estiva, i libri riescono a far compagnia senza disturbare l’ambiente circostante, semmai godendone pure), magari grandi classici (del fumetto, della narrativa, della cronaca giudiziaria) da bilanciare con una ripresa dei flussi grammaticali, che non mancheranno mai… soprattutto nello studio del greco e latino.
Chiunque abbia messo alle spalle i cancelli della scuola media, dicevamo, si prepara contestualmente a veder riconosciuti i propri meriti in forma di numeri di difficile ponderazione…
Non spaventatevi!!!
I primi due anni queste cose non contano ancora, ma dal terzo state attenti a presentare una media che si rispetti al fine di racimolare un gruzzoletto congruo a farvi valere in sede d’esame, specie di fronte a quella categoria di esperti che, godendo dei numeri, dimentica (quasi) i valori.
Ci teniamo comunque ad informarvi. Appunto, prendete nuovamente visione del piano di studi, lo stesso che avrete scelto con cura (provando a capire bene quelle brochure magari insieme ai genitori che, chiamati a scegliere una scuola superiore come si trattasse di una università, sono parimenti partecipi del destino del discente) tra le diverse offerte formative proposte, magari dallo stesso istituto, chi privilegia la tal cosa, chi tal altra e voi vi trovate davanti uno schema che ripartisce con serafica linearità l’ammontare della vostra giornata da studente, materia per materia, indirizzo per indirizzo.
Tante ore di scuola… ancora da suddividere tra orario provvisorio, in prima battuta, finalmente il definitivo una volta assestatesi le acque. Ecco, questa fase solitamente si misura nella prima decade dal primo rimetter piede in struttura, dunque approfittate del tempo che intercorre così da prepararvi…
Giusto, siete arrivati a questo punto della scheda chiedendovi cosa dover studiare.
Certo, dopo aver letto dei classici, magari ascoltato dei classici, visto del classici. La “classica” cosa da fare è prendere un bel quaderno e iniziare a prendere qualche bel pezzo di questi classici e fare un po’ di sana grammatica, partire proprio dalla divisione in sillabe se si vuol andar spediti anche sulle regole rivolte alla prosodia di queste lingue la cui prima astrusità sta, manco a dirsi, nella pronuncia – e nella scrittura in sé, per il greco.
Non abbiamo un prontuario utile, magari in 5 mosse, perché la preparazione è cosa quanto mai personale, semmai da ricercare unitamente all’azione congiunta di una guida che sappia intonarsi al percorso. Certo, conviene aspettare di conoscere il/i propri/o docente/i così da rispondere compiutamente alle consegne di volta in volta, ma certo il nostro consiglio non può essere altro che muoversi con criterio verso l’analisi del periodo.
Consiglio pratico: su un quaderno nuovo, esegui l’analisi grammaticale, logica e del periodo di almeno cinque estratti anche dell’unico libro che hai letto questa estate.
Se con debito, in quanto hai avuto difficoltà nello studio del greco e latino, non succede nulla, fa parte del gioco: specie se dovuto a difficoltà di comprensione imposte dalla pratica diretta della traduzione a scuola (deve essere stato parecchio duro imparare a frequentare il vocabolario direttamente da casa, senza nemmeno potersi confrontare tra di voi in relazione a questo dispositivo non semplice).
Insomma, se avete avuto un debito non c’è da far drammi (ci auguriamo lo capiscano anche i vostri genitori).
C’è tutto il tempo per riparare, di solito queste sono proprio le settimane utili per darsi da fare. Certo, non ci venite a dire che non avete combinato nulla, né durante l’anno né – per opportuna dedizione alla causa – durante queste vacanze, che quindi è tutto un magna magna e che l’esame non è altro che una misura “gentiliana”, degna di uno stato d’altri tempi.
No, cari ragazzi, qualche motivo ci sarà dietro questa insufficienza, speriamo non così grave da compromettere in vostro percorso perché, ci teniamo a ricordarlo, il rischio è proprio che le insufficienze maturate durante il primo anno difficilmente possano essere rimediate in itinere, specie quando si passa alla cosiddetta sintassi dei casi. Ecco, tale locuzione già vi estrania dal nostro riferimento alla ripresa degli studi, eppure si tratta di un tappa fondamentale verso le ali in volo della letteratura e cultura – greca o latina non importa – pronte a dispiegarsi solo staccato il biglietto del triennio conclusivo, impreziosito dai coevi riferimenti alla filosofia.
Siamo ancora al primo caso, quello che vede coinvolto lo studente passato con debito, costretto all’esame di riparazione proprio a stretto giro con la chiusura delle discoteca e l’apertura al pubblico delle scuole.
Ebbene, non dimenticare di partire semplicemente da una traduzione di greco o una traduzione di latino, di quelle del tuo stesso libro, magari poco più dietro rispetto all’ultimo argomento che avete preso in esame a maggio 2021.
Prova a tradurla, vedi innanzitutto se reggi il gioco della costruzione, della ricerca dei significati più tardi, infine della traduzione e resa in italiano e valuta fino a che punto tocca riprendere il libro di grammatica in mano, se dalla prima declinazione (leggi “FOCUS Prima Declinazione in greco“) o dagli aggettivi della seconda classe. Naturalmente traduci senza utilizzare il traduttore latino!
qualsiasi atteggiamento possa maturare, non dimenticare di riservare una seduta esclusiva allo studio dei verbi, soprattutto i verbi greci, magari da distinguere in due fasi:
a) nella prima, revisione dei nessi radice-vocale tematica-desinenza per le diverse coniugazioni, ben ordinate per modi e tempi (si tratta, in altre parole, di aver in testa il modulo – anche grafico – di scansione delle diverse voci verbali);
b) nella seconda, passare direttamente alla scansione delle coniugazioni, magari registrandosi se non si studia in compagnia, al fine di mettere insieme due aspetti, quello grafico e quello verbale, riappropriandosi in più fasi del medesimo processo. Ovviamente, non limitari nel numero di versioni, prova a tradurre versioni in grande quantità, ma anche con qualità!.
Se hai superato l’anno con buoni voti leggi con attenzione quanto abbiamo scritto all’inizio della scheda.
Hai superato, più o meno brillantemente, anche questo anno scolastico!
Dopo due anni di didattica particolarmente frammentata in tempi di pandemia, una buona vacanza, anche il solo dormire il giorno intero, ha significato poter mettere alle spalle giornate particolarmente condizionate dalla presenza degli schermi, non necessariamente quelli del proprio smartphone – compagno inseparabile – ma proprio quelli del computer, alle volte più utile per fare le versioni… Certo, c’è nostalgia per i compiti in classe perché, a pensarci bene, è proprio la condizione stessa dell’esercitazione collettiva a mancare in processi d’apprendimento dovuti al collegamento individuale.
In questo senso, prima di passare all’ultimo triennio, quello magari più entusiasmante che libera il campo dal solo esercizio grammaticale per passare alla critica della cultura, all’intreccio con il passato nella sua configurazione presente, il nostro consiglio propone ovviamente la condivisione con quanto indicato per i tuoi colleghi magari più piccoli ma pronti come te ad affrontare la sfida liceale, per poi concentrarsi su vere e proprie prove individuali, comportandosi come in classe, come durante un compito in classe.
Estratta una versione di greco o una versione di latino in modo casuale dal proprio testo scolastico, avendo cura di agire lontano da ricerche a mezzo connessione tanto wi-fi quanto dati, procedi pure a ricopiare il testo, fotografarlo prima per stamparlo dopo, di certo puoi anche usare il tuo smartphone purché non cerchi la traduzione su internet.
Consigliamo la stampa, proprio per agire sul testo con tanto di matita – possibilmente – per mettere in costruzione i diversi elementi, soprattutto per rintracciare i verbi. Consentiteci un piglio nostalgico ma, al netto dell’evidente guadagno in termini di lettura e portabilità, lo stampato riesce ancora a documentare una serie di ragionamenti sul testo che lo schermo, non potendo tenerne traccia pur di lasciare sempre trasparente il campo, non può accogliere per statuto.
Procedi pure, misurando le tue competenze in relazione al tempo a disposizione – e sì, proprio come nella prova scolastica, ti consigliamo nuovamente di lavorare sui tempi a disposizione.
Fai questa operazione almeno udue volte la settimana: segna su un foglio le cose che proprio non ricordi, i diversi costrutti, quelle particolarità messe a punto tra primo e secondo anno di studio, e ricordati che, al netto dell’orale, c’è sempre un voto scritto pronto a bilanciare.
La nostra ultima fermata è dedicata proprio a chi metterà questi studi alle spalle alla fine del prossimo anno scolastico, augurandoci di trovarcelo comunque tra i visitatori in transito per il prossimo futuro, perché la conoscenza di una lingua non sia definita esclusivamente dal suo bisogno ma si rifletta ad ampio spettro nei diversi valori ad essa ascrivibili.
In questo senso, ce la sentiamo di dire a tutti gli studenti che, giunti al loro ultimo anno, rimpiangono ancora questa scelta condizionata com’è stata da un contesto poco sensibile a quanto si cercava (docenti, compagni, materie) che gli studi classici non decidono della nostra capacità di affrontare la vita, semmai permettono di conoscerci meglio in ragione alle difficoltà che la stessa vita presenta nonostante l’entusiasmo delle nostre scelte.
Ebbene, conservate un po’ di fiducia almeno nei libri laddove siano le persone a guastare il vostro piacere educativo e riprendete un po’ in mano le fila del discorso portato avanti in questi anni di studio del greco e latino: libri alla mano, passate in rassegna gli argomenti trattati, non dimenticate di ragionare in senso diacronico in relazione al percorso come le stesse lingue studiate sembrano suggerire.
Lo studio della prima declinazione, oggetto di attenzione particolare dato il primato tra le cose da apprendere, si intona ancora a gran parte del lessico dinanzi ai vostri occhi anche in questa, che sarà verosimilmente l’ultima versione di greco che tradurrete nella vostra vita, quella della maturità 2021/20222.
Questa piccola profezia basata sul verosimile spiega meglio la ragione di questo intervento teso a ricordare come, per qualsiasi atleta, tanto la preparazione quanto la partita si avvicendano nel prendere contezza dei limiti cui interfacciarsi ogni volta, talvolta sul campo di gioco talvolta sui banchi di scuola, talvolta a casa, talvolta correndo per strada.
Per questo motivo, a chi si appresta a vivere sui banchi di scuola il suo ultimo anno, consigliamo di prendere nota degli spunti offerti in tutte queste pagine, considerare quello che più si addice al personale orientamento in materia di studio e tornare a scuola con il (discreto) senso di responsabilità che pure s’addice a chi voglia onorare un percorso una volta intrapreso.
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