C’era una volta Esopo, uno scrittore di favole…
Ci sembrava il modo migliore per cominciare questa scheda dedicata al maggior autore della classicità quanto a racconti ancora in voga tra i bambini, e perché no, anche tra gli adulti.
La storia, come immaginerete, è lunga e si perde nella leggenda al punto da poterne addirittura metterne in dubbio l’esistenza. Vi ricorda qualcuno?
Addirittura sembra sia stato pubblicato un Romanzo di Esopo, scritto tra I e II secolo dopo Cristo, a mostrare come la fortuna di questo scrittore si perda nel tempo della storia.
A noi arriva in forma di favoletta, scritta sui libri, su internet, raccontata semmai dai nostri cari, e di Esopo proprio non sappiamo nulla.
Ci sembra almeno rispettoso raccontarvi qualcosa di lui; come possibile ricavare da questo romanzo, sarebbe vissuto intorno al V secolo a. Cristo. Per tradizione indiretta arrivano così molte sue favole, ancora oggi di successo.
Una cosa decisiva da mettere in chiaro: come nelle favole il racconto propone sempre un significato morale, ma non lasciarti indurre in tentazione dalle apparenze! In altre parole, non sempre buono e bello vanno insieme: nelle sue favole difficilmente bell’aspetto corrisponde ad intelligenza e onestà.
Se il contenuto morale della sua produzione viene fuori con molta lucidità, proviamo ora a raccordare alcuni motivi caratterizzanti della prosa di Esopo.
Si tratta di un racconto breve, presentato con chiarezza e senza fronzoli: al centro delle sue storie sono animali, talvolta piante nonché oggetti inanimati, addirittura fenomeni naturali.
Centrale di ogni produzione, sebbene molto nascosta, riposa la “regola” come guida per il comportamento degli esseri umani.
Proprio per ribadire il carattere moraleggiante di questa produzione, in epoca post rinascimentale ad ogni favola viene aggiunta una massima che racconta la morale ancora più chiaramente.
Su questo sfondo riposano gli animali, anticipando motivi ricorrenti in tanta storia della letteratura: gli animali ad incarnare e simboleggiare specifiche qualità, prima di riservare in ultima battuta un insegnamento morale.
“o mythos deloi oti ( Ὁ μύθος δελοι οτι )… La favola mostra che“.
“La favola nel mondo greco e latino“.
“Leggere le favole di Esopo in italiano”
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