Guida pratica alla perifrastica attiva
La perifrastica attiva e la perifrastica passiva.
Nel linguaggio della grammatica e della linguistica, sono chiamate forme perifrastiche quelle che sono costituite da due o più parole, da contrapporre ad altre forme dello stesso ambito semantico e morfologico formate da una sola parola.
Prima di passare alla scheda vogliamo fare un salto in televisione, riferendoci precisamente ad uno spot della TIM dove una improbabile Belen Rodriguez in qualità di docente di latino incontra il padre di uno studente impersonato da Cristian de Sica, a ribadire uno statuto di finzione rafforzato dall’improbabilità dei ruoli.
https://www.youtube.com/watch?v=BWOor9h8akw
La perifrastica attiva
Nel presentare la perifrastica attiva faccio appello alla memoria involontaria, ai miei studi della lingua francese prima, della lingua inglese poi maturati in odor di scuole medie. Ricordo con certa lucidità la prof.ssa di francese introdurci un costrutto la cui formula sarebbe stata riportata a galla dalla stessa memoria involontaria in occasione dello studio della perifrastica.
Ci riferiamo all’espressione:
je suis en train de, indicante un’azione che si sta svolgendo secondo la formula del present progressif.
Di lì a poco avrei studiato il present continous in inglese e il quadro sarebbe stato più completo. Senza averne troppa cognizione di causa, mi ero confrontato con una perifrastica. Ecco il punto. Non nel senso della lingua latina, punto di arrivo di questo flashback.
In merito alla coniugazione della perifrastica attiva, la incontriamo quale unione di participio futuro unito alle voci del verbo sum.
A differenza dei casi precedenti, in latino indica una azione imminente (“sono sul punto di”) o una intenzione (“ho intenzione di”).
In questo caso dunque, il participio sarebbe concordato con il nominativo in genere e numero al pari del verbo sum, concordato nel numero – se lo troviamo coniugato come nei modi finiti.
Infatti, può capitare di trovare la costruzione della perifrastica attiva quale infinitiva, tale che il participio vada concordato all’accusativo insieme al verbo sum coniugato come infinito.
Piccolo schema della perifrastica attiva in latino
Nominativo + participio futuro concordato con nominativo in genere e numero + voci del verbo sum
In caso di proposizione infinitiva
Accusativo + participio futuro concordato con accusativo in genere e numero + infinito del verbo sum
Ricorda che il participio futuro si ricava dal tema del supino: sottrattane la desinenza –um, resta la radice cui aggiungere –urus, -ura, – urum. Si tratta dunque di procedere con la declinazione del participio secondo le regole degli aggettivi della prima classe.
Ecco un esempio di perifrastica latina in cui la consecutio temporum diventa fondamentale:
Consul Romam venturus est
Il console è sul punto di venire a Roma
Il console ha intenzione di venire a Roma
Il console sta per venire a Roma.
Consul dixit se Romam venturum esse
Il console disse di essere sul punto di venire a Roma (oppure in forma esplicita “che stava sul punto di…”)
Il console disse di avere intenzione di venire a Roma
Il console disse che stava per venire a Roma.
In conclusione ti presentiamo alcuni esercizi dal latino all’italiano e dall’italiano al latino con cui incrementare la tua capacità traduttiva:
- Imperaturus erat;
- Lecturi fueramus;
- Stavamo per dire;
- Avrai avuto l’intenzione di ridere.
E ti lasciamo anche qualche frase, ti andrebbe di tradurle?
- Bellum scripturus sum quod populus Romanus cum Iugurtha rege Numidarum gessit.
- Di et semper daturi sunt et numquam accepturi.
Come rendere in italiano la perifrastica latina?
Puoi utilizzare le espressioni “stare per”, “essere sul punto di”, “essere in procinto di” naturalmente da accordare correttamente alla persona che compie l’azione. E dovrai fare attenzione alla forma esplicita o implicita.