Il nostro metodo di traduzione
Davanti a una versione di latino e greco molti alunni hanno mille paure, perché molto raramente hanno acquisito un metodo di traduzione efficace.
Dunque pensano di non essere in grado di tradurre, perché non riescono a orientarsi, perché cominciano a sfogliare il vocabolario traducendo le parole in sequenza, in modo meccanico.
Ecco il primo errore “fatale” da evitare: cercare le parole sul vocabolario senza aver letto la versione, o almeno la frase, alcuni ragazzi addirittura senza aver letto il titolo!!!
Ma allora come tradurre una versione di greco o una versione di latino?
La base del metodo di traduzione: fai un bel respiro e leggi lentamente il titolo e la prima frase!
Innanzitutto è necessario analizzare la frase in base agli elementi costituenti.
Ti consigliamo di individuare le forme verbali (ANALISI VERBALE), sottolineando con una matita.
Analizza singolarmente ogni verbo, se si tratta di un MODO FINITO (indicativo, congiuntivo, imperativo, ottativo) oppure di un MODO INFINITO (infinito, participio, aggettivi verbali), poi qual è il TEMPO (presente, imperfetto, futuro, aoristo, perfetto, piuccheperfetto). Infine fai un’ipotesi per risalire alla prima persona del presente.
Facile, no? In teoria sì, nella pratica un po’ meno.
Occorre acquisire un metodo di traduzione.
Siamo soliti dire sempre agli alunni che questi TRE passaggi (modo-tempo-prima pers. presente), se eseguiti correttamente rappresentano la base più solida per una buona traduzione.
Il verbo o i verbi di modo finito sono un elemento fondamentale, in quanto rappresentano il cuore delle proposizioni.
Il numero del verbo è importantissimo: singolare o plurale? Nel primo caso dovrai cercare un SOGGETTO SINGOLARE, nel secondo caso un SOGGETTO PLURALE.
Ora vediamo se ci sono parole in ACCUSATIVO, poiché spesso i verbi, essendo transitivo, hanno un complemento oggetto. Dunque nell’ordine: SOGGETTO-VERBO-COMPLEMENTO OGGETTO.
Attento alle trappole!
Fai attenzione, un accusativo non equivale necessariamente a un complemento oggetto!Ad esempio in greco ci sono molte preposizioni che reggono l’accusativo.
Quindi se il nostro vocabolo è preceduto da una preposizione, è probabile che si tratti di un altro complemento (ad es. un compl. di moto a luogo o di tempo).
Nel tuo periodo c’è per caso un dativo? Potrebbe allora essere un complemento di termine.
Ci sono preposizioni? In tal caso avrai dei complementi indiretti (ad es. compl. di luogo, tempo, mezzo, età ecc.).
In una frase è frequente la presenza di AVVERBI. Ciò non rappresenta una difficoltà in quanto non avendo una flessione (nom, gen, dat, etc) vanno semplicemente cercati sul vocabolario.
Fino a ora speriamo di essere stati chiari, anche se – a onor del vero – abbiamo semplificato enormemente la struttura greca e latina delle funzioni logiche. Non pensare che la nostra sia superficialità!!!
Il nostro obiettivo è insegnarti a tradurre, capire l’importanza della costruzione, ossia dell’ ANALISI LOGICA.

Per adesso segui questi pochi ma importanti suggerimenti e cerca di esercitarti traducendo un buon numero di versioni di latino e di versioni di greco.
Come esercizio di traduzione, ti consigliamo di acquistare le nostre versioni tradotte con analisi guidate (versioni di greco con analisi e versioni di latino con analisi).
Ti tornerà utile leggere la nostra scheda Decalogo del traduttore
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