La perifrastica passiva in latino

Guida pratica alla perifrastica passiva in latino

 

La perifrastica passiva in latino è sicuramente più difficile della perifrastica attiva.

Come in ogni gioco duro, l’appetito vien mangiando…
Abbiamo quindi alzato l’asticella in funzione dello studio della perifrastica passiva, costrutto con il quale siamo soliti indicare una idea di dovere, la cui resa nella lingua latina si deve appunto alla forma passiva, laddove in italiano siamo soliti esprimerla perlopiù in forma attiva.

 

Partiamo subito col dire che la coniugazione perifrastica passiva è sempre costituita dal gerundivo unito alle voci del verbo sum.

Il gerundivo è un aggettivo verbale che si forma dal tema del presente, ha significato passivo (dunque, possono avere il gerundivo solo i verbi transitivi attivi e deponenti).
Come il participio, passato e futuro, esso si declina come un aggettivo della prima classe per esprimere l’idea di necessità e dovere: il femminile segue la prima declinazione, mentre il maschile e il neutro la seconda declinazione.

 

Come si declina il participio presente?

In merito alla costruzione, distinguiamo la personale dalla impersonale:

  • COSTRUZIONE PERSONALE: Quando il verbo latino è transitivo e ha il complemento oggetto espresso (soggetto della frase volta al passivo); con il soggetto dell’espressione passiva concordano il verbo sum e il gerundivo; il complemento agente va in dativo.

Odium revocandum est hominibus.

  • COSTRUZIONE IMPERSONALE: il gerundivo prende la forma in –dum e il verbo sum è sempre espresso alla terza persona singolare

Omnibus studiandum est.

Anche in questo caso non dimentichiamo come il verbo essere possa trovarsi al modo infinito se la perifrastica passiva viene impiegata come subordinata.

 

Fino a questo momento abbiamo indicato il minimo sindacale, quello che va senza dubbio riferito in occasione di una interrogazione orale. Passiamo invece ad una rapida guida alla traduzione dall’italiano al latino, una prova del nove utile per “oleare” fin da subito i meccanismi della traduzione.

 

  • Nel tradurre dall’italiano al latino una espressione con il costrutto personale, formeremo il gerundivo del verbo e lo concorderemo in genere, numero e caso con il soggetto, al pari del verbo sum, mentre il complemento d’agente va in latino.

Devi studiare il latino = il latino deve essere studiato da te = traduzione tua

 

  • Nel tradurre il costrutto impersonale, useremo il gerundivo neutro singolare e il verbo sum alla terza persona singolare nel modo e tempo richiesti: se espresso, il complemento d’agente si esprime ugualmente in dativo.

Dovevo studiare = Era necessario che studiassi = traduzione tua

 

In verità in latino esiste un verbo (“debeo”) che significa “dovere”. Allora perché esiste la perifrastica passiva in latino? Una spiegazione c’è: il verbo latino “debeo” significa “dovere”, ma nel senso di essere debitore nei confronti di qualcuno.

 

 

Perifrastica passiva: ora tocca a te!

 

A proposito, quasi dimenticavamo! Ecco qualche espressione da analizzare e tradurre:

  • Servanda est
  • Dicendum erit
  • Fu neccessario fuggire
  • I comandanti pensano che si debba abbandonare la città
22 Marzo 2023

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