Il periodo ipotetico latino: primo, secondo e terzo tipo
Prima di affrontare il periodo ipotetico latino, ricordiamo che il periodo ipotetico è un costrutto complesso che continua a mietere vittime nella lingua italiana. Dunque figuriamoci in latino!!
Il nostro consiglio, come al solito, resta quello di sviluppare adeguate conoscenze grammaticali innanzitutto nella nostra lingua, così da rintracciare affinità e divergenze tra il periodo ipotetico latino e il periodo ipotetico in italiano.
Inoltre, si tratta di un costrutto di estrema importanza nella comunicazione orale, specie nelle altre lingue.
Per questo ti invitiamo a comprendere bene le logiche di questo costrutto; potrebbe capitarti di studiarlo in inglese, ad esempio.
In effetti, avendo a che fare con la realtà, la possibilità e l’irrealtà è proprio facile ci capiti di maneggiarlo e, come spesso succede, senza un’adeguata cura possono nascere delle difficoltà!
Soprattutto nell’ultimo biennio di studio, potresti trovarlo nelle versioni in classe di latino…
Il periodo ipotetico esprime una ipotesi da cui può derivare una conseguenza.
Come tale, consta di almeno due proposizioni:
- La pròtasi, introdotta dalle particelle condizionali (si, nisi, si non) contiene la condizione o l’ipotesi;
- L’apòdosi, a fare da reggente.
Nel periodo, l’apodosi rappresenta la proposizione reggente (principale), mentre la protasi la proposizione dipendente (secondaria).
Esempio: Se mangi (protasi), cresci (apodosi).
Come in italiano, si possono distinguere TRE tipi di periodo ipotetico latino.
Periodo ipotetico latino: PRIMO TIPO
Della realtà o obiettività:
troviamo il modo indicativo, di qualsiasi tempo, sia nella protasi che nell’apodosi.
Si hoc facis, peccas.
Quindi, nella protasi la condizione è esposta come reale per ricavarne nell’apodosi una conclusione certa.
N.B. La protasi può avere anche il modo congiuntivo al posto dell’indicativo se ha un soggetto indeterminato (si quis, ad es.)
SECONDO TIPO
Della possibilità:
- congiuntivo presente nella protasi e nell’apodosi per la possibilità riferita al presente o al futuro;
Si hoc facies, pecces
- congiuntivo perfetto per la possibilità riferita al passato;
Si hoc faceris, peccaveris
In questo caso nella protasi la condizione è dunque esposta come incerta, come semplice supposizione e così anche l’apodosi, di conseguenza, è incerta. In genere troviamo il perfetto congiuntivo solo nella protasi.
N.B. Il periodo ipotetico latino di secondo tipo è spesso utilizzato dagli scrittori per gli exempla ficta, ossia quegli esempi immaginari che servono a rafforzare un’affermazione.
TERZO TIPO
Della irrealtà:
- congiuntivo imperfetto nella protasi e nell’apodosi per una supposizione contraria alla realtà riferita al presente o al futuro;
Si hoc faceres, peccares
- congiuntivo piuccheperfetto per una supposizione contraria riferita al passato;
Si hoc fecisses, peccavisses
Nella protasi la condizione è espressa dunque come contraria alla realtà, la conseguenza dell’apodosi non può trovare luogo.
N.B. Possiamo trovare nell’apodosi, al posto del piuccheperfetto congiuntivo, anche il modo indicativo (imperfetto, perfetto e piuccheperfetto).
Ti consigliamo di fare un bel ripasso delle quattro coniugazioni in latino.