Morfologia e sintassi
Sei capitato su questa pagina perché alla disperata ricerca di una definizione chiara di morfologia e sintassi?
Morfologia da un lato, sintassi dall’altro rappresentano due termini quanto mai attenti a definire il campo di possibilità per greco e latino a garanzia del loro esercizio.
Dalle scuole elementari ti porti avanti dubbi pressoché amletici su morfologia e sintassi.
Incolpi la lingua italiana per questo suo rievocare le lingue morte in bocca ai vivi, per dover fare insomma ricorso al dizionario etimologico… perché sì, le parole hanno una storia che ci precede e che come tale andrebbe saggiata.
E siamo tornati al punto di partenza, nuovamente fissato alla conoscenza del greco per capire qualcosina in più su morfologia e sintassi.
In lingue come il greco e il latino, la morfologia è particolarmente indicativa della sintassi, ecco perché è doveroso procedere senza troppi dubbi a riguardo.
Mofologia e sintassi: partiamo dalla morfologia
Morfologia è formato da morfo-,(dal greco μορφή cioè ” forma”) e da -logia (dal greco λογία ossia “studio, trattazione”).
Morfologia significa quindi “studio della forma“.
A partire da questo riferimento generale, possiamo indicare diversi significati particolari in rapporto, ad esempio, alla “biologia” e alla “geografia fisica”.
A nostro vantaggio invece il riferimento alla linguistica presenta la morfologia come studio della flessione, della composizione e derivazione delle parole, della determinazione delle categorie e delle funzioni grammaticali, e quindi degli elementi formativi, desinenze, affissi e alternanze qualitative e quantitative.
A proposito di morfologia, sarà il caso di riflettere proprio sulle parti del discorso per rilevare immediatamente il suo carattere cangiante.
Ebbene, quanto elenchiamo in ordine in rapporto all’analisi grammaticale attiene formalmente alla morfologia; dobbiamo fare un passo in avanti per portarci verso la sintassi.
La parola è ciò che accomuna morfologia e sintassi, è in qualche modo la sovrapposizione fra i due sistemi; l’una si riverbera sull’altra se pensiamo l’accordo come un fatto sintattico.
È la sintassi che stabilisce che un verbo si accorda con il suo soggetto, detto in termini tradizionali.
… sintassi
Sempre nell’ambito dei nostri riferimenti grammaticali, la sintassi può essere considerata come una disposizione di elementi lessicali e significativi nel discorso, in modo da formare una frase di senso compiuto.
Anche in questo caso un veloce riferimento etimologico può misurare meglio le condizioni proposte dalla definizione.
Sintassi dunque deriva dal greco σύνταξις “associazione, organizzazione”, formato da σύν cioè “con, insieme” e da τάξις ovvero “sistemazione”; significa quindi “sistemazione insieme (delle parole)”.
Tralasciando dunque ogni riferimento alla linguistica descrittiva, possiamo sviluppare compiutamente quelle indicazioni previste nella linguistica normativa secondo cui per sintassi si intende l’insieme delle norme che regolano l’uso dei procedimenti mediante i quali le unità significative si combinano in frasi e in periodi: la sintassi greca, italiana, francese (quindi, nell’ambito scolastico, “usare una sintassi corretta, scorretta”; oppure “in questo compito ci sono molti errori di sintassi”).
Morfologia e sintassi: this is the end?
I rapporti tra morfologia e sintassi si presentano aperti, suscettibili storicamente a nuove determinazioni.
Dunque è compito della linguistica indagare in maniera intermittente il confronto tra queste diverse aree da riferire comunemente al nodo grammaticale.
Vi chiediamo pertanto di sviluppare questo riferimento alla morfologia e alla sintassi in accordo a tutte le diverse lingue e linguaggi (comprendendo anche le arti) così da non limitare la portata di questi contenuti al solo riferimento al greco e latino.