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È capacità di trasmettere la propria esperienza didattica in una forma di comunicazione che possa essere recepita e rielaborata da parte degli studenti.

“Non insegnare le discipline con la costrizione, ma come giocando; potrai così scoprire le tendenze individuali di ciascuno.” (da Repubblica, Platone)

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Buongiorno a tutti! Penso che l’approccio allo studio descritto da Platone sia più che corretto e che bisognerebbe attuarlo perché sarebbe più efficace e perché gli studenti a volte si approcciano a queste materie perché devono e non perché sono curiosi e hanno voglia di apprendere.
Personalmente riscontro moltissime difficoltà nella traduzione nonostante io passi intere giornate sui libri e mi impegni fino allo stremo, ma non riesco ad applicare le regole grammaticali che studio andando così in crisi davanti anche a delle semplici versioni.
Non mi sento di dare consigli su come studiare essendo la prima a non averlo capito.

 

Marty

Nutro un profondo amore per il Greco e il Latino sin da bambina : era un mondo che mi affascinava. Infatti adesso studio Lettere Classiche e sto per conseguire la laurea triennale. Per far apprendere queste due lingue antiche, bisogna certamente farle percepire come un ludus, un gioco e un diletto : non si tratta di due lingue morte astruse e avulse rispetto al mondo contemporaneo. Tradurre significa entrare completamente nell’ottica , nella mente e nel pensiero di un autore. Il mondo antico continua a vivere dentro di noi, quotidianamente . Consiglio, a chi intraprende lo studio delle discipline classiche, di dedicarsi giorno dopo giorno allo studio e alla traduzione ,in modo tale da avere sempre più padronanza.

 

Anna

Buongiorno, sono una studentessa di lettere e condivido pienamente questo pensiero. A mio parere insegnare a dare senso ai testi letterari è come insegnare a dare senso alla vita. L’approccio giusto con cui relazionarsi alle materie umanistiche e prendere confidenza con esse cercando di capirle fino in fondo in tutta la loro bellezza ma anche difficoltà, è avere passione. Apprendere per il semplice gusto di conoscere cose nuove, non in prospettiva dell’esame ma in vista del proprio sapere, un bene prezioso che una volta interiorizzato nessuno ci può togliere.

Come ho accennato prima, il greco e il latino sono discipline tanto affascinanti e interessanti quanto impegnative e spigolose per certi versi. Studiandole con pazienza e voglia di apprendere nulla è impossibile. Tuttavia, le principali difficoltà che ho riscontrato sono state per lo più nel sistema verbale greco e nella memorizzazione delle varie forme.

A chi legge questo messaggio ed è affascinato dal mondo classico non posso che consigliare di intraprendere gli studi umanistici in quanto educano all’ascolto e ad elaborare uno spirito critico, aiutano a conoscere meglio se stessi e il mondo che ci circonda e a mio parere non c’è niente di più prezioso di questo.

 

Chiara

Io penso che la difficoltà nello studio sia soltanto un limite che ci poniamo noi stessi. Qualunque cosa può essere appresa.
Sicuramente consiglio di non studiarle come se fossero un dovere ma come nuovi spunti per conoscere il mondo e in un certo senso anche se stessi.

 

carlotta

  •  Sono d’accordo, infatti per me la traduzione riesce ad essere anche divertimento e sfida… anche se a volte mi intoppo!
  • La mia difficoltà più significativa risiede forse nel conciliare lo studio zelante della grammatica con il gusto della traduzione che è la parte pratica: però quando la teoria non è solida, prima o poi si cade. Dovrei essere più tenace e metodica, ora gradualmente lo sto diventando
  • per poter studiare con piacere la cultura classica, occorre appassionarsi, immergersi in quel mondo… allora potrebbe diventare quasi un viaggio, un’avventura

 

 

Cami

Le difficoltà sono collegate alla necessità di memorizzare molte nozioni: spesso chi sceglie il Liceo Classico lo fa perché poco incline alla matematica, ma il greco richiede un approccio alla grammatica che è appunto di tipo scientifico
Il consiglio è dedicare ogni giorno un po’ di tempo al ripasso della grammatica e poi approcciarsi alla traduzione con la mente aperta, cercando di rendere i concetti nel modo migliore.

 

 

Samuela

Il Greco ed il Latino, ben lungi dall’essere lingue “morte”, sono tuttora vitali e molte delle parole delle lingue moderne derivano da esse.
La cultura classica è imprescindibile per capire la nostra cultura.
Io mi sono laureata in glottologia ormai, ahimè, parecchi anni fa ed è stato proprio attraverso lo studio della glottologia che ho potuto apprezzarlo.
Il Greco ed il Latino aiutano anche a sviluppare il ragionamento logico al pari di altre discipline più “tecniche”.
La chiave per amarle è capire quanto siano vive e non farsi scoraggiare dalle difficoltà iniziali, comprendendo il profondo significato dello studio della cultura classica.

 

MCR1964

buongiorno, penso che questo approccio sia ottimo.
voglio ampliare il mio bagaglio culturale ed è una cosa che avviene solo facendo esercizio.
ho studiato latino per due anni ed anche abbastanza bravo, ora per l’università devo studiare il greco e mi sono lasciato scoraggiare un po’ da tutte le parole nuove.
non ho consigli riguardo al metodo di studio, non studiate solo per il voto quello è l’importante.

 

Emilio

buongiorno, le difficoltà che incontro in greco e latino sono lo studio dei verbi e le declinazioni.
un consiglio che potrei dare è di studiare sin dall’inizio e appuntarsi su un quaderno tutta la teoria per non correre il rischio di perdersi la teoria.

 

mttzanoni.04

Penso che molto spesso che noi alunni facciamo copia incolla di molte versioni senza capirne il significato. Sono convinta che i classici ci possono dare molti insegnamenti utili e anche di attualità. Una guida che aiuti noi ragazzi nella traduzione penso sia un ottimo strumento didattico.

 

TINA_03

buongiorno, penso che insegnare con questo metodo sia funzionale sia per lo studente sia per l’insegnante che si approccia a nuove strategie per far comprendere meglio l’alunno. Trovo molto difficile non molto lo studio della grammatica ma la traduzione di versioni. Consiglio spassionato: studiare molto bene la grammatica e ripassarla inoltre fare molto esercizio costante è fondamentale!

 

rebeccaabesseghini

Sono completamente d’accordo. Dovremmo approcciarci al latino e al greco come per gioco, come se fossero rompicapi, il cui risultato non è il voto, bensì la crescita personale conseguita nel corso degli anni.
Ho più difficoltà in greco che in latino. L emi versioni di greco, spesso e volentieri, non hanno un senso.
Il mio consiglio è quello di studiare la grammatica fin da subito, a prescindere dalla simpatia nei confronti del docente.

 

Elisa

buongiorno, sono in primo liceo e le due lingue ovvero greco e latino mi incuriosiscono molto, grazie anche a questo sito che mi sta aiutando a comprendere al meglio ogni cosa. ad un alunno consiglio di andare al liceo classico perché aiuta molto

 

fra

Buongiorno, personalmente trovo il vostro approccio molto efficace, perché in maniera molto semplice e coincisa, riuscite a far capire con chiarezza delle lingue, di per se, molto complesse.
Sono alla fine del corso di laurea di lettere moderne, latino è il mio ultimo esame e ho molte lagune nella traduzione dei classici; ad essere sincera, durante gli anni di liceo non ho ricevuto una buona preparazione.

Il consiglio che mi sento di dare è quello di studiare bene la grammatica (che non è difficile, ma molto molto logica).

 

Fabiana

Mi diletta molto l’approccio che utilizzate per studiare le lingue classiche.

Sono al quarto anno dello scientifico e dopo due anni di Orberg (dove mi sono trovata molto bene) abbiamo cambiato professore che però, utilizzando il metodo tradizionale, ci ha destabilizzato e nel giro di un mese abbiamo perso tutte le conoscenze acquisite. Ora non siamo capaci di tradurre malgrado il metodo del prof, che è assolutamente bravissimo e molto appassionato alla materia, in quanto il cambio di metodo ci ha completamente scombussolati.

Non posso consigliare un metodo in quanto il mio momentaneamente è molto confusionario, ma i primi due anni rileggevo e analizzavo i capitoli di familia romana e ponevo molta attenzione sul memorizzare il vocabolario, poi il resto veniva da sé.

 

Isabella

Buongiorno, personalmente amo queste lingue e trovo che questo approccio allo studio sia perfetto.

Personalmente riscontro molte difficoltà nella traduzione: nonostante io passi i pomeriggi sui libri e m’impegni davvero tanto, mi è particolarmente difficile applicare le regole grammaticali che studio man mano, ma probabilmente è solo perchè sono ”agli inizi”.

Vedere tutte quelle parole, specialmente nel greco, mi manda in crisi e mi porta a gettare la spugna nonostante questa materia mi affascini un sacco.

Trovandomi ancora all’inizio del mio percorso non mi sento di dare consigli su come studiare o meno la lingua, sicuramente però credo che sia fondamentale la determinazione: gli ostacoli sono e saranno tanti, non bisogna abbattersi!

 

Lu

Credo che quello proposto sia l’apporoccio ottimale e, dal momento in cui mi è capitato di insegnare e probabilmente diventerà il mio mestiere, posso confermarlo.

Attualmente le mie difficoltà sono dovute al fatto che non traduco in modo sistematico da almeno 7 anni; pertanto, ho bisogno sia di un ripasso grammaticale, sia di fare tanto, tanto esercizio. Ho bisogno di avere un riscontro di quello che traduco per capire dove commetto errori, motivo per cui mi sono rivolta a questo forum.

Il consiglio che do a tutti coloro che vogliono approcciarsi alle discipline classiche è quello di armarsi di pazienza e parecchia volontà, perchè richiedono uno sforzo notevole. Sottolineo sempre, però, che questo sforzo verrà abbondantemente ripagato dal fatto di conoscere le letterature più belle e significative della cultura occidentale mondiale.

 

Camilla

Credo che quello proposto sia l’apporoccio ottimale e, dal momento in cui mi è capitato di insegnare e probabilmente diventerà il mio mestiere, posso confermarlo.

Attualmente le mie difficoltà sono dovute al fatto che non traduco in modo sistematico da almeno 7 anni; pertanto, ho bisogno sia di un ripasso grammaticale, sia di fare tanto, tanto esercizio. Ho bisogno di avere un riscontro di quello che traduco per capire dove commetto errori, motivo per cui mi sono rivolta a questo forum.

Il consiglio che do a tutti coloro che vogliono approcciarsi alle discipline classiche è quello di armarsi di pazienza e parecchia volontà, perchè richiedono uno sforzo notevole. Sottolineo sempre, però, che questo sforzo verrà abbondantemente ripagato dal fatto di conoscere le letterature più belle e significative della cultura occidentale mondiale.

 

Camilla

Buongiorno, penso che questo approccio sia perfetto. molto spesso gli alunni si approcciano alla materia (ma non solo le lingue “morte”) perché DEVONO e non sono mossi dalla curiosità e voglia di apprendere.

Molto spesso il voler arricchire il proprio bagaglio culturale è qualcosa che viene solo crescendo.

Ho studiato latino per 5 anni alle superiori e non ho mai avuto problemi, anzi ero molto brava. Il greco, invece, ho cominciato a studiarlo all’università e il mio problema non sono le traduzioni delle frasi ma le versioni.. forse mi lascio scoraggiare da tutte quelle parole.

Non ho un consiglio perché ognuno ha un proprio metodo di studio. L’unica cosa che mi sento di consigliare è di studiare non per il voto o perché si deve ma per curiosità e per arricchire la propria conoscenza solo così facendo lo studio diventa piacevole e stimolante.

 

Fra

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