Gli antichi Romani combattevano a lungo con numerosi popoli. Una volta Roma stava facendo guerra alla città di Veio. Le truppe romane erano comandate da Furio Camillo, uomo celebre ed esperto di guerra. Successivamente Camillo prendeva d’assedio Veio e poi sconfiggeva i Veientani. La città di Veio veniva occupata da Camillo con le truppe dei Romani. In un mometo successivo sconfiggeva anche molte città (che erano) vicine a Roma. Ma Camillo distribuiva male il bottino di guerra tra i Romani e i popoli alleati. Per questo motivo, Camillo veniva messo sotto accusa dai Romani e i Romani scacciavano Camillo. Nel frattempo, i Galli, popolo barbaro e selvaggio del territorio della Gallia, stringevano d’assedio Roma. Le truppe dei Romani venivano sconfitte dai Galli in battaglia presso il fiume Allia: I Galli occupavano anche Roma. I Romani consegnavano ai Galli una gran quantità di oro e di argento e le matrone e le fanciulle venivano rapite dai Galli. I Romani erano pieni di paura e invocavano l’aiuto di Camillo. Camillo, uomo forte e generoso, recava aiuto a Roma di nascosto e con prudenza. I Galli venivano gravemente sconfitti in battaglia dalle truppe ausiliarie di Camillo. Subito dopo, i Galli si allontanavano da Roma e dall’Italia. I Romani erano per sempre grati a Camillo e celebravano Camillo come uomo magnanimo.