Nel primo biennio è consigliabile leggere le favole di Esopo tradotte
Perché leggere le favole di Esopo in italiano se poi dobbiamo affrontare la traduzione di una versione di greco?
In effetti potrebbe sembrare quasi una perdita di tempo.
Invece può essere una strategia vincente che aiuterà significamente chi si trova ad affrontare il primo biennio del liceo classico.
Infatti le favole di Esopo sono molto spesso i testi scelti da un insegnante per un compito in classe oppure rientrano tra le versioni da tradurre assegnate per casa.
Le favole di Esopo devono essere lette ogni giorno
Il nostro consiglio è di acquistare il libro (in formato cartaceo o anche digitale) e leggere le favole di Esopo quotidianamente.
Ad esempio come lettura da fare la sera a letto, oppure come break pomeridiano.
L’importante è fare una lista scritta delle versioni lette e ogni tanto verificare se leggendo il titolo riuscite a ricordarvi la storia generale.
E’ un errore pensare che Esopo sia un autore facile. Certo ci sono molti elementi che ricorrono stabilmente (ad esempio la morale finale… Ὁ μύθος δελοι οτι ….), ma i verbi, la struttura delle frasi, la morale talvolta apparentemente criptica sono solo alcuni degli elementi che dovrebbero farci tenere la guardia alta durante la traduzione.
Però se già conosciamo l’argomento trattato, gran parte del lavoro “interpretativo” è molto più semplice e immediato. Sappiamo come va a finire la storia, anche chi è “il buono” e chi “il cattivo”, possiamo (e dobbiamo) quindi concentrarci su altri aspetti come la morfologia e la sintassi.
Concetti che sono degni di riflessione ancora oggi
Nel leggere le favole di Esopo tradotte, potremo anche riflettere su alcuni concetti che sono degni di riflessione ancora oggi.
Questo è un aspetto altrettanto importante che potremo fare comodamente a casa e non durante un compito in classe dove abbiamo i minuti contati e il tempo deve essere speso nella costruzione, nella ricerca delle parole sul vocabolario e nell’attenta verifica finale quando abbiamo terminato di tradurre.
Leggere le favole di Esopo tradotte e poi tradurre una versione in greco
Tradurre una versione di greco in vista di un compito in classe è un ottimo esercizio da fare per migliorare le proprie competenze linguistiche.
Non basta imparare a memoria le regole grammaticali (“teoria”), è fondamentale tradurre delle frasi o una versione (“prassi”) per verificare se quanto studiato è stato assimilato correttamente.
Potreste individuare una storia che avete già letto precedentemente e cercare di eseguire una traduzione attenta e precisa.
Occorre fare una piccola precisazione. Il consiglio di leggere le favole di Esopo è rivolto agli studenti del primo biennio e non chi è al terzo anno di studio o oltre.
Infatti difficilmente verrà assegnata una favola di Esopo. Si presuppone che nel secondo biennio il livello traduttivo sia nettamente maggiore. Di conseguenza molti insegnanti preferiranno scegliere un autore differente per la versione in classe.
In teoria si tratta di una scelta condivisibile, anche se potrebbe capitare qualche versione di Esopo più ostica assegnata a studenti del terzo anno.
Grecoelatino sostene una didattica interdisciplinare e personalizzata
Noi di grecoelatino sosteniamo una didattica interdisciplinare e personalizzata.
La grammatica deve essere studiata, questo è fuor di dubbio.
Ma è altrettanto importante cercare di fare un percorso di studio “personale”, critico e sempre curioso.
Il latino e greco sono lingue affascinanti che vanno interpretate se intendiamo studiare con consapevolezza e non fermarci a imparare a memoria una serie di nozioni astratte.
Leggere le favole di Esopo in italiano può essere un approccio più ragionato e consapevole per riflettere su alcune tematiche del “passato” che offrono spunti di riflessione per il nostro “presente, per la nostra vita…
Dunque segui il nostro consiglio e comincia da subito a leggere ogni giorno le favole di Esopo!
BUONA LETTURA