Il lessico latino in ambito bellico
(a cura di Antonio Mastrogiacomo)
Abbiamo già rilevato l’importanza della condizione bellica per le antiche civiltà riservandoci di indicare questa condizione decisiva ancora oggi nel definire l’importanza di una nazione.
Al tempo stesso ci siamo riservati di presentare la composizione della legione romana nella scheda qui presente non prima di aver ricordato come la letteratura militare a Roma sia decisamente costitutiva della specificità della produzione di tanti autori a partire da… Cesare!
I compiti dell’esercito non si limitavano al campo militare con la conquista di nuovi territori da un lato e la difesa delle frontiere dall’altro: nell’ambito della vita civile le truppe romane furono largamente impiegate nella costruzione di opere difensive e nella lastricazione di una capillare rete stradale.
Erano al servizio della realizzazione di infrastrutture necessarie per garantire sia l’efficacia del sistema strategico-difensivo sia il buon funzionamento dell’amministrazione burocratico-civile.
La vera fine dell’esercito si ebbe in seguito ad un fatale processo di imbarbarimento che ne compromise la disciplina – dunque l’affidabilità – aprendo alle invasioni barbariche.
Eppure la storia dell’esercito romano sfiora il millennio di storia continuata: pensiamo poi al prestigio di derivazione militare come decisivo nel definire la carica di imperatore come succederà proprio nell’anno dei quattro imperatori con cui si apre una opera di Tacito, le Historie.
Veniamo ora a definire qualche elemento della struttura militare a partire dal dux con valore generico di comandante mentre il termine imperator designa originariamente il generale che ha riportato una grande vittoria.
La legione (legio) è una unità di combattenti – fino a 6000 – al comando dei tribuni militum, in numero variabile da 3 a 6.
Ogni legione comprende 10 cohortes, ciascuna delle quali si articola in 3 manipuli, a loro volta suddivisi in 2 centuries comandate da 60 centuriones.
I legionari in campo si schierano in 3 file (acies) di fanti (pedites): gli hastati (i più giovani, in prima posizione), i principes (soldati più esperti in seconda linea), i triarii (i veterani dell’esercito in terza posizione).
Le prime due linee son dotate di gladius e pilum mentre i triarii sono armati di hastae.
Sono i velites, soldati armati alla leggera, ad aprire le ostilità con azioni di disturbo. Ai lati dello schieramento si dispongono due ali di cavalieri (equites), ciascuna formata da 5 squadroni (turmae), a loro volta suddivisi in 3 decuraie, al comando dei decuriones.
Cohortes di socii (alleati) e auxilia (truppe ausiliari di provinciali) combattono a fianco di cittadini romani, guidati dai praefecti.
Le truppe
Exercitus, us – m. – esercito
Turma, ae – f. – squadrone di cavalleria
Legio, onis – f. – legione
Cohors, ortis – f. – coorte
Manipulus, i – m. – manipolo
Centuria, ae – f. – centuria
Miles, itis – m. – soldato
Funditor, oris – f. – fromboliere
Pedes, itis – m. – fante
Eques, itis – m. – cavaliere
Peditatus, us – m. – fanteria
Equitatus, us – m. – fanteria
Tiro, onis – m. – recluta
Veteranus, i – m. – veterano
Auxilia, orum – n. – truppe ausiliarie
Socii, orum – m. – alleati
I capi
Dux, ducis – m. – comandante
Imperator, oris – m. – generale
Tribunus militum – m. – tribuno militare
Legatus, i – m. – luogotenente
Centurio, onis – m. – centurione
Praefectus, i – m. – comandante
Le truppe in marcia e sul campo
Agmen, inis – n. – schiera
Primum agmen – n. – avanguardia
Novissimum agmen – n. – retroguardia
Acies, ei – f. – shieramento
Curn, us – n. – ala
Ala, ae – f. – ala
Signum, i – n. – insegna
Vexillum, i – n. – vessillo
Tuba, ae – f. – tromba
Classicum, i – n. – squillo
Lessico latino sull’esercito
Non riesco proprio a ricordare quante volte nella mia esperienza di traduttore dal greco e latino siano occorsi termini di caratura bellica: pensavo sempre che ci sia una stretta corrispondenza tra tutto questo gran parlare di cose militari delle versioni e l’atteggiamento profondamente militarista dei nostri giorni, rilevato tanto alla televisione quanto al cinema, senza dimenticare tutti i contesti ludici – dai mitici soldatini di piombo agli innumerevoli ambienti digitali – in cui l’umano si riscriveva a partire dalla guerra. Ebbene, come ben sappiamo, la guerra nel mondo romano come in tutte le società antiche, rappresentò il contesto utile per fornire un’etica, dei valori e – perché no – anche profitto.
Pensiamo a quando Roma durante la sua fase espansionistica optò per questa direzione dei lavori in politica estera. E come cambia la storia di Roma, così cambiano pure gli eserciti la cui storicità è da intendere anche a partire dagli elementi lessicali che la indicano, la definiscono. Si passa così dai limitati contingenti dell’epoca arcaica fatti di nobili armati a proprie spese alle leve contadine e ai corpi alleati:
- Guerre sannitiche, III a.C. = la legione aveva 3000 fanti e 300 cavalieri;
- Intorno al I sec. a. C. = professionalizzazione dell’esercito ora aperto ai soldati voltanti che venivano così armati e pagati: la milizia nell’esercito come sbocco professionale per proletariato urbano e ceti rurali;
- I praetoriani sono piuttosto reparti militari alle strette dipendenze dell’imperatore cui era affidata la difesa della capitale.
Abbiamo già indicato come la struttura dell’esercito vari notevolmente nel corso dei secoli: non c’erano standard numerici da rispettare né si può pensare ad una progressione di carriera militare in analogia con quella degli eserciti moderni. In una prossima scheda avremo modo di ricostruire tutta la composizione della legione romana, facendo riferimento alla sua singolare tassonomia ed organizzazione a partire dalle diverse figure professionali che la animano. In questa scheda vogliamo semmai fornirti tutto l’armamentario di contorno all’esercito romano indicato nelle sue funzioni, nelle sue gerarchie, nelle sue divisioni.
L’accampamento
Castra, orum – n. – accampamento
Agger, eris – m. – argine
Vallum, i – n. – trincea
Munitio, onis – f. – fortificazione
Tabernaculum, i – n. – tenda di ufficiale
Tentorium, i – n. – tenda di soldato
Impedimenta, orum – n. – bagagli
Statio, onis – f. – posto di guardia
Excubiae, arum – f. – sentinelle diurne
Vigiliae, arum – f. – sentinelle notturne
Le armi
Arma, orum – n. – armi, armatura
Galea, ae – f. – elmo
Lorica, au – f. – corazza
Scutum, i – n. – scudo rettangolare
Clipeus, i – m. – scudo circolare
Parma, ae – f. – scudo piccolo
Gladius, i – m. – spada corta
Pilum, i – n. – giavellotto
Hasta, ae – f. – lancia
Sagitta, ae – f. – freccia
Catapulta, ae – f. – catapulta
Ballista, ae – f. – balestra
Aries, etis – m. – ariete
Turris, is – f. – torre
Vinea, ae – f. – vigna
Testudo, inis – f. – testuggine
Fraseologia
Signum tuba dare = dare il segnale
Signa inferre = muovere all’attacco
Signa vertere = fare una conversione
Classicum canere = dare il segnale
Receptui canere = suonare a raccolta
Iter facere = marciare
Magnis itineribus = a tappe forzate
Pedem referre = indietreggiare
Castra ponere / locare = accamparsi
Castra movere = levare il campo
Gladium educere = sguainare la spada
Glaudium destringere = impugnare la spada
Glaudium condere = riporre la spada
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