Verbi assolutamente e relativamente impersonali
Nella lingua italiana definiamo verbi impersonali quei verbi usati senza riferimento specifico a una persona che ne sia il soggetto. Si usano alla 3a persona singolare dei modi finiti e in tutti i modi indefiniti. Di diversa natura, possono indicare fenomeni atmosferici (piovere, nevicare…) oppure servire da locuzioni di significato analogo se formate da fare + aggettivo / sostantivo (“fa bello”).
Tra gli impersonali rientrano anche quei verbi che formano una proposizione soggettiva quali sembrare, parere, accadere. Avremo modo di studiare più da vicino le proposizioni soggettive in occasione della proposizione infinitiva, struttura comune al greco e a latino la cui condizione riassume anche il caso delle proposizioni oggettive.
Nel caso delle proposizioni soggettive le si potrebbe indicare come proposizioni la cui unità svolge la funzione di soggetto del verbo impersonale che segue (altre volte si trova nella formula aggettivo + è: è evidente, è opportuno).
Sembra opportuno andare a danza.
Andare a danza = proposizione soggettiva
sembra opportuno = proposizione principale
Le abbiamo ordinate come si trattasse di una analisi logica in grado di evidenziare i nessi costitutivi.
Eppure il latino non si limita a questa forma dei verbi impersonali, ma si impreziosisce di un costrutto che caratterizza fortemente lo studio del caso accusativo al tempo della sintassi dei casi.
Questi verbi impers. latini si costruiscono con l’accusativo e si distinguono in due gruppi:
Verbi assolutamente impersonali
I verbi assolutamente impersonali ammettono soltanto la terza persona singolare e non hanno il soggetto espresso.
Si costruiscono
- con l’accusativo della persona e il genitivo della cosa;
- se la cosa che desta il sentimento è rappresentata da un pronome neutro va in nominativo,
- se da un verbo si traduce con l’infinito o con “quod” e l’indicativo o il congiuntivo.
Me pudet tuae stultitiae.
Mi vergogno della tua stoltezza.
Illud me paenitet.
Mi pento di ciò.
I verbi assolutamente impersonali sono:
(me) pudet – mi vergogno
(me) paenitet – mi pento
(me) piget – mi rincresce
(me) miseret – ho compassione
(me) taedet – mi annoio
Essi sono appunto verbi assolutamente impersonali e reggono esclusivamente la 3a persona singolare.
Altra sorte è toccata ai verbi relativamente impersonali che ammettono anche l’uso della 3a persona plurale. Possono dunque avere per soggetto un sostantivo che non può mai essere una persona: si costruiscono infatti con l’accusativo della persona mentre il nominativo spetta alla cosa.
Moltos Napoli SSC iuvat.
A molti piace il Napoli SSC.
E per finire i verbi relativamente impers.
Allora sono verbi relativamente impersonali:
me fallit, me fugit. me latet, me praeterit: mi sfugge, non so
me decet: mi si addice
me dedecet: non mi si addice
me iuvat, me delectat: mi piacere
La strategia migliore per fronteggiare questa particolare categoria di verbi è schematizzare bene la regola che prevede la persona sempre in accusativo e la cosa? Beh, ti tocca studiare 🙂
Ti suggeriamo di inventare della frasi in italiano da riportare in latino: solo così potrai afferrare la condizione di dipendenza dell’accusativo con questi verbi.