Il genitivo nella sintassi dei casi
Genitivo sta per specificazione, abbiamo imparato a conoscerlo così, come il secondo della lista della sintassi dei casi.
La sua funzione sta nello specificare un sostantivo, un aggettivo o un verbo, eppure esistono anche genitivi dipendenti.
Iniziamo il nostro viaggio alla ricognizione del genitivo proprio da qui.
Nel caso di una dipendenza:
- dai sostantivi:
- soggettivo, indica il soggetto dell’azione espressa dal sostantivo che lo regge, amor patris
- oggettivo, indica l’oggetto dell’azione espressa dal sostantivo che lo regge, timor mortis
- possessivo, indica l’appartenenza, fines hostium (i confini dei nemici)
- pertinenza, indica a chi spetta o si addice qualcosa (è del medico curare i malati)
- partitivo, esprime il tutto di cui il sostantivo reggente indica la parte, o maior iuvenum (il maggiore dei ragazzi)
- qualità, se esprime qualità morali si può trovare in genitivo o in ablativo. In genitivo se indica determinazioni di peso, misura, tempo, numero; ablativo se indica qualità fisiche
- da aggettivi
Nella dipendenza da aggettivi e participi, molto spesso può seguire aggettivi che indicano
- desiderio, cupidus
- memoria, peritus
- partecipazione, concors
Può dipendere anche da participi presenti di verbi transitivi usati con valori di aggettivi, come amans gloriae, non troppo diversamente che in italiano.
- dai verbi
Nella dipendenza da verbi, le cose si fanno leggermente più complicate.
Inizia a farsi spazio la particolare condizione dello studio del genitivo nel complesso della sintassi dei casi, a ribadire strette dipendenze proprie del pensiero che si fa spazio proprio nella lingua.
Dicevamo del genitivo in dipendenza da verbi:
- complemento di stima, in dipendenza da verbi estimativi (duco, puto, habeo..) si traduce in genitivo se la stima è indeterminata, accanto a quanti, tanti, magni, parvi, pluris
- complemento di prezzo, in gentivo con le forme avverbiali tanti quanti pluris unitamenti a verbi come emo, vendo, veneo, conduco, sto, consto
- complemento di colpa, col nome che indica la colpa in genitivo, insieme a verbi quali incolpo, arguo, damno, condamno
- complemento di pena, se indeterminata, va in genitivo comportandosi alla stessa stregua del complemento di stima.
Costruzioni particolari
Costruzioni particolari sono quelle che riguardano i verbi:
Interest e refert, usati impersonalmente (significano importante, interessare, stare a cuore) si costruiscono:
- la persona cui importa va in genitivo (pronomi personali si usa mea, tua, nostra vestra interest; a lui, a loro importa ricorre a illius, illorum interest)
- la cosa che importa va in pronome neutro con l’infinito oppure trasformando il sostantivo in una proposizione infinitiva o in una proposizione al congiuntivo
A me interessa vederti = mea interest ut te videam
Genitivo e verbi di memoria
come memini, obliviscor si costruiscono con:
- il genitivo di un nome di persona
- il gen. o l’accus. con un nome di cosa, ma sempre con l’accusativo se la cosa è rappresentata da un pronome o aggettivo neutro
Memini costantiae tuae = mi ricordo della tua perseveranza
recordor si costruisce con
ablativo preceduto da de, se il suo complemento è una persona
genitivo o accusativo se è una cosa
Ricordiamo che è piuttosto sintetica questa carrellata in relazione a tutte le diverse casiste con le quali puoi confrontarti col genitivo quando non ha funzione di complemento di specificazione.