Le congiunzioni coordinanti latine
Prima di parlare delle congiunzioni latine andrebbe fatta una premessa molto importante. Alla base dello studio del greco e del latino, sarebbe auspicabile una buona e solida conoscenza della grammatica italiana.
Spesso e volentieri ci capita di constatare l’insufficienza del livello grammaticale di base tale da rilevare con profondo dispiacere come, al sentir parlare di parti del discorso, della divisione delle stesse tra variabili e invariabili, molti studenti cadano dallo zucchero filato di cui non sono fatte le nuvole e rivendichino il diritto ad una conoscenza insufficiente perché la professoressa delle scuole medie… Oppure perché erano poco interessati alla grammatica italiana, presi com’erano dalle lezioni di matematica.
Insomma, conoscere l’italiano permette di accedere alla sensibilità linguistica richiesta dallo studio del greco e del latino.
Non riusciremo mai a tradurre bene una versione di latino o una versione di greco se non conosciamo le regole della grammatica italiana.
Congiunzioni coordinanti e subordinanti
Questa scheda presenta in modo sintetico le principali congiunzioni coordinanti della lingua latina.
Per cominciare è meglio chiarire cosa sono le congiunzioni e perché sono distinte in coordinanti e subordinanti.
In maniera semplice e puntuale sappiamo che le congiunzioni sono parti invariabili del discorso, usate per collegare tra loro due elementi all’interno di una proposizione oppure due o più proposizioni all’interno di un periodo.
Proprio a seconda dei legami fraseologici queste congiunzioni indicano una correlazione quando due proposizioni possono essere poste sullo stesso piano, mentre assicurano una gerarchia di senso nel caso delle congiunzioni subordinanti.
Un’adeguata padronanza delle congiunzioni è propedeutica allo studio dell’analisi del periodo.
Prospetto delle congiunzioni
COPULATIVE
Collegano elementi di contenuto affermativo o negativo in modo tale che risultino sommate tra loro. Le principali sono e (con valore aggiuntivo) né (con valore avversativo).
Et = e
Atque (davanti a vocale) e ac (davanti a consonante, tranne c, g e q) = e
-que = e, è enclitica, cioè si appoggia alla parola precedente, ed equivale alla congiunzione e premessa alla parola cui è unita
Etiam, quoque (posposta al nome) = anche
Nec, neque = né, e non
DISGIUNTIVE
Hanno la funzione di introdurre una alternativa tra due parole, due concetti o due frasi, a volte escludendo uno dei due
Aut (separa due termini contrapponendoli)
= O
Vel (separa due termini senza contrapporli)
DICHIARATIVE
Introducono una frase che spiega, illustra, chiarisce quello che è stato detto nella proposizione precedente
Nam (all’inizio della frase)
= infatti
Enim (posposta ad un termine)
AVVERSATIVE
Legano due parole o due proposizioni che sono in qualche modo in contrasto
Sed, verum = ma
Tamen = tuttavia
Alcune congiunzioni sono spesso usate in correlazione tra loro
Et … et = e … e, sia … sia
Neque (nec) … neque (nec) = né … né
Aut … aut = o … o
Vel … vel = o … o