Consigli per tradurre una versione di latino (o una versione di greco)
Per tradurre una versione di latino (o tradurre una versione di greco) in modo corretto le nostre schede grammaticali rappresentano un valido supporto per chi voglia confrontarsi con uno studio consapevole.
Non cercate su internet un traduttore latino!!! ma traducete ogni giorno in maniera costante!
In effetti, gran parte della nostra didattica è stata orientata in questo senso, tralasciando forse i motivi culturali che fanno del greco e latino un momento decisivo della storia del pensiero, soprattutto occidentale.
Ebbene, tradurre dalle lingue antiche significa prepararsi con umiltà anche all’errore che si nasconde dietro l’angolo, addirittura tra le pieghe del nostro dizionario!
Il vocabolario per tradurre una versione di latino
In prima istanza, ti chiediamo di fare del vocabolario il tuo compagno di giochi, sebbene consapevoli della difficoltà di intenderlo tale.
Come la partitura per il musicista, il vocabolario racchiude formule che vanno oltre la memoria per dialogare con l’esercizio della traduzione. Certo, ti consigliamo ancora di tenere da parte una rubrica lessicale su cui segnalare quei lemmi che ricorrono meno saltuariamente di altri; tieni a bada soprattutto i verbi, nella formula stringata del loro paradigma.
Il vocabolario definisce un modello di ricerca affine alla stessa ricerca che consuma spesso le nostre giornate; pensate ai motori di ricerca come Google attraverso cui ci muoviamo per consultare diverse voci della rete. E pensate stavolta di essere voi stessi il motore di ricerca e il vocabolario la vostra rete.
Ecco, piuttosto che sentirci smarriti dovremmo invece avere l’ardore di gettare la nostra di rete e intrappolare il significato giusto in latino o in greco.
Dunque, in principio è il vocabolario.
Ma come si usa il vocabolario? Abbiamo già presentato alcune faccende di tal specie, elencandole in un vero e proprio decalogo del buon traduttore. Stavolta proviamo a spingerci oltre, chiedendoti la massima attenzione. Ti suggeriamo un metodo che possa personalizzare il tuo studio, facendo della pagina il luogo in cui poter misurare i tuoi sforzi.
Quando traduci le versioni, usa simboli grafici!
Per tradurre una versione di latino e di greco in modo ragionato, usa simboli grafici – possono andare bene anche i colori – segnalando attraverso di loro reggenze e concordanze.
Pensa sempre che tutti gli elementi della frase sono evidentemente legati tra loro.
Dunque, a partire dai verbi, riordina i nomi, insieme anche a possibili attributi e apposizioni che possono legarsi loro.
Tutto questo non può mai sfuggire all’aureo principio della concordanza, motivo che muove qualsiasi lingua nel rispetto essenziale di genere e numero. Certo, confrontarsi anche col “caso” alle volte è davvero duro, dispiace affrontare anche questa ennesimo zampino della sorte.
Di che caso parliamo? Ovviamente dei casi attraverso cui si sviluppa il gioco della traduzione.
Procedi sempre per blocchi piccoli di concordanze (genere, numero e caso) che, uniti tra loro, conformano la complessità del periodo da tradurre. Fai particolare attenzione a quelle formule dell’analisi del periodo che risolvono la complessità di questa lingua: valga su tutti il caso della proposizione infinitiva la cui funzione non dissimile in italiano viene resa così diversamente in greco e latino.
Senza parlare dei casi assoluti (siano essi ablativo per il latino, genitivo e accusativo per il greco) e di tutte le altre complicazioni che queste lingue sembrerebbero presentare…
Le schede di Grecoelatino? Un valido strumento per tradurre le versioni di latino o di greco!
Per questo motivo nelle diverse schede di Grecoelatino in rete troverai da un lato la TEORIA (grammatica latina e grammatica greca), dall’altro la PRATICA (versioni tradotte guidate di latino e versioni tradotte guidate di greco).