Il nominativo nella sintassi dei casi
Il nominativo è il caso del soggetto e degli elementi che ad esso si riferiscono: attributo, apposizione, predicato nominale, complemento predicativo del soggetto.
Abbiamo già parlato del nominativo in occasione del complemento predicativo e del costrutto di videor.
Completiamo il quadro con questa panoramica generale del nominativo.
Verbi copulativi col doppio nominativo
Molti verbi in latino hanno due nominativi (doppio nominativo): quello del soggetto e quello del complemento predicativo del soggetto. Oltre ai verbi elettivi, appellativi, estimativi in forma passiva (riguarda la nostra scheda), ci sono anche i verbi intransitivi che indicano modo di esistere, come sum, sono; fio, divento; evado, existo, riesco; videor, sembro; appareo, appaio; maneo, rimango, ecc.
Ci sono poi altri verbi che introducono una forma impersonale, di quella che capita nelle frasi come: Si dice che la Juventus rubi le partite. Se volessimo dirlo in latino dovremmo fare ricorso all’infinito. Infatti i verbi
dicor, si dice;
feror, narraror, si narra;
putor, credor, habeor, iudicor, si ritiene;
trador, perhibeor, si tramanda;
audior, si sente dire;
invenior, reperior, si trova,
nelle forme del presente e in quelle da questo derivate seguono la costruzione personale di videor.
Non ricordi la costruzione del verbo videor? Ecco un breve ripasso!
Nelle forme composte (es. auditum est) e nella perifrastica passiva (es. nuntiandum est) i suddetti verbi preferiscono la costruzione impersonale.
Infine, i verbi
iubeor, sono comandato;
vetor, prohibeor, mi si vieta;
sinor, mi si permette,
seguono la costruzione personale di videor in tutti i tempi.