Le proposizioni comparative

La comparazione in latino: le proposizioni comparative

 

Prima di parlare delle proposizioni comparative, ricordiamo che olitamente parliamo di comparazione quando ci riferiamo alla presenza del comparativo quale grado dell’aggettivo presente nella frase.

In questo caso distinguiamo una comparazione di maggioranza, minoranza e uguaglianza.
Quale che sia questa comparazione, si riferisce sempre ad un secondo termine di paragone (eccezion fatta del comparativo assoluto).
Nel caso specifico della proposizione comparativa, incontriamo una subordinata avverbiale che svolge proprio la funzione di secondo termine di paragone.

A tal proposito distinguiamo due tipi di proposizioni comparative:

  • Reale, se il paragone è tra due fatti reali, la riconosciamo dalla presenza del modo indicativo;
  • Ipotetica, se il paragone è presentato come ipotetico (in questo caso troviamo in verbo espresso al modo congiuntivo secondo le regole della consecutio temporum)

 

PROPOSIZIONI COMPARATIVE REALI

Vanno distinte tra

1) comparative di maggioranza, di minoranza che sono introdotte da:

magis quam

minus quam

 

N.B. Quando la proposizione comparativa è introdotta da potius quam ha due valori diversi:

con l’indicativo esprime il prevalere di un fatto su un altro,

con il congiuntivo esprime una scelta

2) comparative di uguaglianza – sono introdotte dalle particelle correlative:

tam…quam, tantum…quantum, tantus…quantus, ita…ut,  …

ac, atque dopo gli aggettivi e gli avverbi indicanti somiglianza, uguaglianza e il loro contrario, come similis, dissimilis, par, idem…

 

COMPARATIVE IPOTETICHE

Le proposizioni comparative ipotetiche, nel porre un paragone, formulano una ipotesi. In italiano è introdotta da “come se, non altrimenti che se, quasi che”. In latino è introdotta da quam si, ut si, tamquam si, perinde ac si, ut e il modo congiuntivo secondo le regole della consecutio temporum.

 

Solitamente le proposizioni comparative trovano spazio nella conversazione orale prima che nella scrittura, indicando un paragone tra le esperienze.

Ti consigliamo dunque di trarre dalle tue conversazioni degli esempi dedicati alla proposizione avverbiale comparativa da tradurre in latino, secondo una formula che si addice alla sensibilità della traduzione tra i codici linguistici.

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