Futuro passivo in greco

Futuro passivo: simile all’aoristo passivo ma attenzione a non confonderlo!

 

Prima di parlare del futuro passivo in greco, vogliamo fare una breve premessa.
Ai verbi greci, abbiamo dedicato un’intera sezione, convinti come siamo che lo studio del greco a partire dai verbi possa disciplinare meglio l’educazione a questa lingua così diversa dalla nostra, già a partire dalla sua scrittura.

Ad esempio leggi con attenzione “Verbi greci più o meno comuni“.

 

Per sommi capi, vi ricordiamo solo che il verbo greco è strutturato per tempi, non per modi.

Altre informazioni potete ricavarle dalle schede disponibili sul sito, tra cui ci sentiamo di segnalare “Come studiare il verbo greco” per la sua utilità e praticità. Come a dirvi, al netto di tutte le belle cose che possiamo dirci sull’argomento, la più importante è che siate in grado di riconoscere prima il verbo greco, analizzarlo subito dopo, così da cercarlo opportunamente sul vocabolario e tradurlo nella giusta forma in italiano.

Come avrete ormai capito a furia di tradurre le versioni di greco, dal punto di vista didattico il paradigma di un verbo non è prevedibile sulla base della forma che ha nel presente e/o del tipo di radice che presenta. Significa anche che dallo sviluppo del paradigma di un verbo non sarà automatico ricavare la forma del presente (avete capito perché, tra tante schede interessanti, vi abbiamo suggerito proprio quella???)

Ebbene, dopo tutte queste premesse è arrivato il momento di parlare del futuro passivo, in aperta continuità col più ricorrente aoristo, insieme al quale solitamente è presentato nei libri di grammatica greca.

Una piccola nota storica, a stupire i lettori: il passivo è formazione relativamente tarda, cominciata a diffondersi prima per l’aoristo, dapprima con il suffisso in -η- (il caso dell’aoristo forte), più tardi in -θη- (il caso dell’aoristo debole), infine per il futuro passivo, una vera e propria costola dell’Aoristo.

 

 

Come si forma il futuro passivo debole

 

Come per l’aoristo passivo abbiamo in greco due forme di futuro passivo.

Una prima regola: il futuro passivo si forma aggiungendo il suffisso -σο-/-σε- al suffisso -θη-/-η- dell’aoristo passivo.

Proviamo proprio a vederlo da vicino!

Se partiamo dall’aoristo passivo del verbo λύω otteniamo la forma ἐλύθην dove

  1. ἐ è l’aumento
  2. -λύ- è il tema verbale
  3. -θη- è il suffisso
  4. -ν è la desinenza

 

Iniziamo a ragionare dunque a partire da questa prima forma: il futuro non può presentare l’aumento, attraverso il quale in greco riconosciamo invece i tempi del passato.
Rimane λύθην, ma questa desinenza, valida per l’aoristo, non può esserlo per il futuro.
Sottraendo aumento e desinenza otteniamo la radice dell’aoristo passivo, λύθη, cui va aggiunto il suffisso -σ- seguito dalla vocale variabile, appunto tra o/ε, riferita alle desinenze della persona nel numero coinvolta.

 

 

Come si forma il futuro passivo forte

 

Tema verbale (T.V.) + -η-+-σ-+vocale tematica + desinenze dei tempi principali m.- p.

 

 

In conclusione

 

Con questa scheda sul futuro passivo abbiamo provato a fare il punto sul tempo futuro alla forma passiva.

Ricordiamo che il futuro passivo, come il futuro attivo, non possiede i modi congiuntivo e imperativo.

Sebbene non sia “iper-ricorrente” nelle versioni di greco, è opportuno tenerlo sott’occhio perché potreste trovarvi in difficoltà soprattutto durante una versione in classe.

30 Maggio 2020

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