Piccoli consigli per gli alunni al primo anno di studio del greco
Il primo anno di studio del greco è molto difficile, anzi difficilissimo.
Perché? Prima di tutto perché la lingua greca sembra molto lontana dalla lingua italiana.
Già per il latino è molto diverso: il latino assomiglia all’italiano. Dunque se si chiede a un alunno al primo anno di studio del greco cosa pensa della lingua greca, è molto probabile che lo sventurato faccia istintivamente una faccia perplessa o addirittura sgomenta.
Non esageriamo: il greco all’inizio può incutere un certo timore. Se pensiamo che l’alfabeto greco deve essere studiato e imparato. Già questo la dice lunga. Pensiamo poi ai suoni, a come vanno pronunciate le parole, un insegnante deve dedicare diverse spiegazioni e lezioni in classe alla pronuncia, all’acquisizione di una certa padronanza nella lettura.
Sono le basi del greco, le fondamenta della nostra costruzione che diventerà sempre più solida (speriamo!) nell’arco dei cinque anni scolastici.
Non bisogna scoraggiarsi, in quanto il greco presenta questo scoglio iniziale, ma se un alunno “resiste” a questo primo impatto, con il passare del tempo la lingua greca può essere imparata come qualsiasi altra lingua. Il consiglio che vogliamo dare a chi è al primo anno di studio del greco è impegnarsi molto, studiare tanto per poter poi affrontare gli step successivi.
Vedrete che con il passare del tempo la traduzione di una frase o di una versione di greco diventerà (per alcuni di voi) anche una sorta di rebus da risolvere.
Ora, per essere più concreti, cercheremo di dare dei piccoli consigli che torneranno utili nello studio del greco.
Per ragioni pratiche preferiamo fare un breve elenco da tenere sott’occhio.
Anzi potreste anche prendere un foglio bianco e ricopiare l’elenco.
Ricordatevi che per il greco l’uso della memoria è fondamentale al pari del continuo esercizio traduttivo.
La conoscenza della grammatica greca è molto importante, ma tradurre (quasi) quotidianamente rappresenta l’unica strada percorribile per padroneggiare questa lingua. Nel tempo poi riuscirete a “creare” un metodo di studio personale, una disciplina rigorosa da rispettare che però diventerà la vostra ancora di salvezza. Non crediamo agli alunni che dicono “Io non capirò mai il greco”: ciò è impensabile, mentre è più plausibile che le fondamenta di quell’alunno siano molto deboli oppure il metodo di studio sia stato impostato in maniera errata.
I nostri consigli semplici ma efficaci al primo anno di studio del greco
1) Leggete sempre ad alta voce la frase di greco o la versione di greco.
La lettura è molto importante nel biennio, ma fondamentale nel primo anno di studio del greco
2) La prima declinazione e la seconda declinazione vanno studiate alla perfezione.
Se capite le logiche della declinazione, se conoscete a memoria le desinenze, sarete partiti con il piede giusto! Per quanto riguarda la terza declinazione, il discorso è un più delicato, poiché il passaggio dalla seconda declinazione alla terza declinazione non è indolore. E poi ci vuole veramente molta memoria nel ricordare TUTTO, anche se ripetere continuamente può aiutare quegli alunni che non hanno molta memoria o affermano addirittura di non averne proprio!
3) Sapere usare bene il vocabolario di greco.
Infatti il vocabolario di greco deve essere considerato sempre un prezioso alleato e non come un mostro pericoloso da cui cercare di prendere le distanze come fanno molti alunni al primo anno di studio del greco. In verità mentre l’approccio al vocabolario di latino è semplice e immediato anche per chi è alle prime armi, cercare una parola sul vocabolario di greco può richiedere tantissimo tempo e sforzo soprattutto all’inizio. Ma trattasi dello scoglio iniziale, tutto qui. Munitevi di un cronometro e fate delle sfide con voi stessi, cercando di ridurre il più possibile il tempo che impiegate per trovare le parole sul vocabolario. Ciò sarà un esercizio molto utile.
IMPORTANTE: Acquistate un vocabolario greco-italiano etimologico e ragionato: in questo modo il vostro studio sarà più consapevole e approfondito.
4) Cercate di individare gli errori di traduzione che fate più spesso.
A questo punto ripassate la regola sul libro di grammatica, ma immediatamente dopo traducete delle frasi per verificare se la regola è stata assimilata correttamente. Potrebbe essere vantaggioso scrivere su un foglio le tipologie di errori più frequenti; nel tempo andrete a depennare gli errori che avete risolto.
Un po’ come una “List to do” da aggiornare continuamente. Ricordatevi che se non sarete tempestivi a prendere provvedimenti, la vostra lista di errori “frequenti” aumenterà sempre di più. Voi invece dovete cercare di depennare soprattutto gli errori “più vecchi”, altrimenti nel tempo potranno diventare un serio problema.
5) Soprattutto all’inizio, se avete un pomeriggio a disposizione, cercate di ripetere le regole grammaticali apprese. Avete capito bene: tutte le regole grammaticali partendo dall’inizio del testo. E’ una strategia di difesa che presenta molti vantaggi; un insegnante durante un’interrogazione orale potrebbe fare un collegamento a una regola studiata precedentemente e chiedervela. Tradurre bene significa padroneggiare con consapevolezza la grammatica studiata: ad esempio delle frasi sulla terza declinazione avranno sicuramente dei vocaboli di prima e seconda declinazione!
6) Imparate a memoria i verbi greci. Non vi chiediamo di ricordare tutte le parole greche tradotte, sarebbe impossibile! Ma è necessario imparare i verbi greci a lessico frequenziale alto, facendo una rubrica apposita. Dopo aver terminato di leggere questa scheda “Primo anno di studio di greco”, è necessario leggere la nostra scheda “Verbi greci” che rappresenterà un valido aiuto soprattutto nella tradiuzione di una versione di greco.
7) Come avere buoni voti in greco e latino? Ecco una scheda dedicata in cui vi diamo dei preziosi consigli!
8) Leggete i miti (in italiano): nelle versioni di greco e nelle versioni di latino incontrerete sicuramente argomenti mitologici. E le Favole di Esopo in italiano.